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LIVE Milan – Serie A, Milan-Juventus: la conferenza stampa di Gattuso

LIVE Milan – Serie A, Milan-Juventus: la conferenza stampa di Gattuso

Daniele Triolo

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Termina qui la conferenza stampa di Rino Gattuso. 

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Ultima battuta: “Un pareggio? Che ti devo dire io? (ride, n.d.r.). Ci sta. Ma già contro l’Inter mi avete massacrato che ho giocato per il pareggio e vi assicuro che non è così. Ma ve lo richiedo: come si fa a giocare per il pareggio? Noi dobbiamo essere bravi a livello tattico ed a concedere poco. Non so nemmeno se giocano con due o tre attaccanti. Loro possono sempre metterti in difficoltà. Non sono d’accordo se dite che non abbiamo nulla da perdere: se do un segnale così ai miei giocatori è sbagliato. Noi abbiamo sempre da perdere, davanti a 70mila spettatori con una maglia così indosso. Non partiamo sconfitti. Si scende in campo 11 contro 11, ce la giocheremo con grande voglia e grande spirito di appartenenza”.

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Si conclude: “Sono preoccupato perché giochiamo contro una grande squadra. Abbiamo perso giocatori importanti e non li avremo per tantissimo tempo. Noi dobbiamo mettere qualcosa in più, sconosciuto fino a 2-3 settimane fa, come il giocare tutti insieme, a livello fisico. Stiamo battagliando, non siamo il massimo, non andiamo sul nostro campo. Ma mi piace che la squadra sta giocando in maniera diversa: segnale importante per tutti noi”.

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Su Çalhanoglu e Cutrone: “Se nella mia carriera fossi stato dietro al mio fisico ed alla mia testa, avrei fatto 200 partite in meno. Penso che alle volte bisogna stringere i denti, conoscere il proprio fisico, qual è la soglia di sopportazione. Poi vedete che uno zoppica e vi fate in film in testa. Cutrone in testa, si era infortunato alla caviglia, ci sta che possa zoppicare. Çalhanoglu aveva una contusione al piede, ogni volta che prende una botta, un pestone, o calcia la palla in modo non corretto gli fa male. Dobbiamo metterli in condizione di non farli affaticare”. 

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Sulla Juventus che teme il Milan: “Perché dovrebbero temerci? Per la storia, perché ne abbiamo persa solo una, perché stiamo facendo bene. Ma non penso che ci temano. Verranno qui, noi faremo la nostra partita e ci faremo trovare pronti”.

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Su Bonucci: “Ci ha dato tanto, a livello di professionalità, tecnico, tattico, umano. Ha lasciato molto a me ed al mio staff. Se ho fatto dei miglioramenti a livello caratteriale da quando sono qui, che mi si chiudeva spesso la vena, è stato grazie a lui che mi stava vicino. E ha fatto lo stesso con qualche suo compagno. Poi è stata fatta una scelta, di vita privata, da rispettare. Ma l'anno che è stato qui ci ha dato tanto e spero che questo gli venga riconosciuto. Ci sono prima famiglia e figli: quando domani lo vedrò lo saluterò con grande affetto”.

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Sulla mancanza di difensori centrali: “Ce li abbiamo, speriamo di non avere bisogno di altri. Kessié? Nasce in Nazionale come centrale, a Cesena lo ha fatto, l’Atalanta lo ha comprato così. Speriamo non succeda nulla”.

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Sui calci d’angolo del Milan che non creano pericoli: “Una roba che mi fa innervosire tantissimo. Con l’Udinese avevamo preparato Bakayoko sul primo palo, non è andato, e la palla è andata a finire lì. Quando li battiamo, tutti i giocatori dovrebbero andare nelle posizioni prestabilite, invece andiamo ad occupare spazi non perfetti. Non è un caso che nelle ultime 2-3 settimane proviamo a fare qualche minuto in più sui calci piazzati”.

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Sulla tattica anti-Juventus: “Aspettarli? Ci sta, ma dipende dove aspettarli. Come aspettarli. Rischi che ti prendono a pallonate se te la vai giocare a viso aperto a tutto campo. Bisogna stabilire dove e come li vogliamo aspettare …”.

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Sulla Juventus che subisce gol: “Più su calcio piazzato … ma contro il Manchester United è stata dominante. Non dobbiamo focalizzarci sul fatto che prenda sempre gol, ha vinto 10 gare su 11 in campionato. A volte, l’ho già detto, dà la sensazione di non sudare nemmeno, ma dimostra solidità in tutti i reparti. È una squadra molto forte. Vero che hanno preso più gol dell’anno scorso,  e questa è una cosa che fa innervosire anche Max, ma sono forti. Noi? Ne abbiamo presi tanti, ma ne facciamo di più: preferisco prendere un gol in più, ma farne 2-3 a gara come si è successo in tante partite …”.

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Su come si marca Ronaldo: “Con quello più forte fisicamente che ho, Kessié! A parte gli scherzi, bisogna marcarlo a livello di reparto, bene, perché hanno molte fonti di gioco, come Bonucci, Cuadrado. Quello da marcare è Bonucci, non Ronaldo. Non abbiamo la possibilità di ‘perdere un uomo’, o più di uno, per metterlo addosso a Ronaldo …”.

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Su Romagnoli: “Non lo vedo cresciuto perché ha fatto due gol. Lo vedo cresciuto per le prestazioni che sta facendo. Per me non contano i gol, anche se segna è normale che siamo contenti. Ma per come sta giocando. È giovane, la fascia di capitano lo ha responsabilizzato, è da tanti anni che si dice che può diventare un campione, lo sta dimostrando. Ha tanti margini di miglioramento. Il Romagnoli degli ultimi 8-9 mesi è diventato un professionista. L’arrivo di Bonucci gli ha dato tanto, lui lo osservava, vedeva come si comportava. Averlo accanto a livello professionale lo ha aiutato tantissimo”. 

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Sugli infortuni: “Ho cambiato poco in questi mesi, mi sono sempre fidato quasi degli stessi uomini. Ma ci hanno rafforzato a livello mentale, stiamo dando tutti qualcosa in più. Titolari o presunti non titolari, la Juventus è molto più forte di noi, per questo dobbiamo andare alla ricerca della prestazione perfetta e di una partita al massimo. Chi giocherà non ha importanza, conterà come andremo in campo”.

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Sull’affrontare Allegri: “La Juventus sembra un circo, cambia spesso modulo, spesso non dà alcun punto di riferimento. Ho ancora negli occhi la finale di Coppa Italia, loro non erano in un grandissimo periodo, pensavo di poter fare qualcosa di meglio. Poi ci hanno schiacciato. Difficile parlare della Juve di Allegri. Max quando ero un bambino era il capitano della mia squadra, mi ha sempre trattato bene. Quando è arrivato qui, non portava rancore nelle liti, sempre con il sorriso sulla bocca, scherzava. Una settimana sì una settimana no stiamo mezzora, un’ora al telefono, parliamo di calcio e di quello che vediamo durante le partite: per me è un orgoglio”.

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Sul Milan sottovalutato in corsa Champions: “Io sottovalutato, non mi interessa. Da quando faccio questo mestiere ne sento di cotte e di crude, vado avanti per la mia strada. Il Milan deve andare avanti per la sua strada, sta andando alla ricerca di qualcosa di nuovo, se basterà non so, ma mi fa ben sperare. Stiamo dimostrando gran carattere e senso di appartenenza. La bravura di un allenatore sta anche nel far loro capire che stanno andando bene, io ed il mio staff dobbiamo essere bravi a farglielo capire”.

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Sul gesto di Mourinho: “Io ho fatto di peggio! Ognuno ha il suo carattere. Le parole di Spalletti erano giuste: “Il leone, quando dorme, bisogna farlo dormire”. Non sta a me a giudicare se ha sbagliato o meno, ma sentire offese per 90’ non è il massimo”.

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Sul mercato di gennaio: “Chiedete a Leonardo. Per rispetto dei giocatori che sto allenando, per quanto mi stanno dando, non parlo. A gennaio qualcosa la società farà, ma chi fa il mercato lo sa fare molto bene. Giusto che si muovano loro. Io sto a Milanello per mettere a disposizione della squadra il meglio. Anche in estate ero sempre il penultimo, terzultimo a sapere le cose”.

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Su Allegri e Sacchi: “Max è stato mio capitano, amico, allenatore. Lo ha detto perché ci sentiamo spesso. Sacchi anche lo sento spesso, mi è piaciuto quello che ho letto. Ma le loro parole per me fanno piacere. Allegri è un amico. Anzi i litigi che ho avuto con lui, o con Leonardo, mi hanno aiutato ad affrontare problematiche nel mestiere di allenatore adesso. Vissuto importante”.

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Su Benatia: “Se mi piace? Sì, ma mi piacciono tutti i giocatori. Anche Rugani, Chiellini, Bonucci. Mi piacciono tutti i difensori della Juventus”.

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Su Ronaldo: “Nessuna tensione con lui, era ed è un campione. Per marcarlo gli andava fatto sentire un po’ del duro, ed erano le mie caratteristiche. Ma l’ho sempre rispettato. Si vede che è avanti con l’età, è diventato molto più maturo, ma è un campione, ha una muscolatura incredibile”. 

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Sulla Juventus: “Non abbiamo nulla da perdere, sono più forti di noi. Ci arriviamo un po’ incerottati, ma non dobbiamo pensarci. Ma dobbiamo giocarcela: se saranno più forti di noi, e vinceranno, stringeremo loro la mano. Ma daremo battaglia e ci proviamo”.

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Su Higuaín: “L’ho visto poco, siamo stati due giorni in Spagna. Gli consiglio di stare tranquillo, perché lui è uno che si innervosisce facilmente. Ancora non è al massimo, deve ancora recuperare bene. Se la deve godere”.

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Sugli infortuni: “Hanno ricompattato la squadra. Vedo gente che fa di tutto, fanno cose in più. Vedo lo spirito che piace a me, gli occhi che piacciono a me. Non c’è preoccupazione, coesione, voglia di stare insieme e di fare le cose insieme”.

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Su Stella Rossa-Milan del 1989: “Mi ricordo quella partita, mi hanno raccontato tanti aneddoti, anche Arrigo Sacchi lo aveva fatto. Ci fu nebbia, un trauma cranico a Donadoni. Tornando a Milan-Juventus, metteremo in campo la miglior formazione ed a fare la nostra partita. Domani metteremo la squadra in campo, c’è ancora qualcuno che deve recuperare. Abbiamo avuto infortuni strani, guardate come si è fatto male Musacchio con i 100 chili di Kessié addosso. Ma bisogna stringere i denti e guardare avanti, non andiamo alla ricerca di nessun alibi”.

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Arrivato Gattuso in sala stampa a Milanello, si comincia: “Primo Milan-Juventus senza Buffon? Non ci ho pensato. Squadra piena di campioni, giocatori fortissimi. Squadra solita, di grandissima qualità. Con il Barcellona una delle migliori al mondo. A volte dà la sensazione di non sudare nemmeno. Cristiano Ronaldo, grandissima qualità, gli ha dato ancora più tecnica e forza fisica. I miei pensieri vanno a tutti i giocatori forti che hanno. Hanno qualcosa più di noi, ma siamo consapevoli che nel calcio può succedere di tutto”.

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Tra poco meno di dieci minuti Gattuso interverrà in conferenza stampa per introdurre Milan-Juventus di domani.

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Amici di ‘PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello dove tra poco, alle ore 15:00, il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, presenterà, nel corso di una conferenza stampa nel centro sportivo rossonero, i temi principali della sfida di domani sera a ‘San Siro’ contro la Juventus. Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione del mister!