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Milan, Gazidis: “Sto meglio. Se stiamo uniti, tutto è possibile” | LIVE

Enrico Ianuario

Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni durante una live sul canale Twitch dei rossoneri. Il dirigente sudafricano torna a rilasciare un'intervista dopo essere uscito dalla convalescenza.

Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni durante una live sul canale Twitch dei rossoneri. Il dirigente sudafricano torna a rilasciare un'intervista dopo essere uscito dalla convalescenza.

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Termina qui il suo intervento su Twitch.

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Se fra un paio di settimane Gazidis 'sarà recuperato': "Sono ottimista. Sono un po' arrabbiato con i medici, ma presto tornerò (ride, ndr)".

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Sul lavoro extra campo: "Si, questo cose sono un lavoro di squadra. Ci sono molte persone, ma all'inizio quando sono arrivato al Milan ho detto che la mia ambizione era avere ancora un club ai vertici di calcio in Italia e in Europa, giocando con uno stile divertente e progressista. Anche con stabilità finanziaria e giocare in un nuovo stadio, nel più bello del mondo. QUando sono arrivato tre anni fa c'erano molte cose da fare. Non abbiamo finito, ma a questo punto credo che tutti noi possiamo vedere che stiamo nel percorso giusto. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, siamo più vicini alla nostra destinazione insieme. Se non insieme, non è possibile. Questo sentimento è importante. Un club alla fine non è un semplice agente, ma è un'istituzione sociale. E' una comunità di persone, insieme per ragione di sentimento, del cuore. Queste cose devono essere capite per avere un grande club. I sentimenti sono molto importanti. Infatti sono più importanti di tutto perché insieme tutto è possibile. Se siamo insieme, se abbiamo gli stessi sentimenti, tutto è possibile. Credo che vediamo adesso questa visione, sta diventando sempre più chiara ogni giorno".

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Sull'affetto dei tifosi: "Questo non è una cosa di amministratore. E' una cosa di cuore. Adesso sono un po' emozionato. In questi mesi sentivo il loro affetto. Ho detto che è come un vento che mi spinge avanti, ed è vero. Nella vita, in momenti di difficoltà, queste cose sono importanti. Sono cose che non dimenticherò mai. Adesso capisco cosa significa la famiglia Milan. E' un club speciale nel mondo, nel calcio, ma anche nel cuore. Si vede anche con i giocatori del passato, hanno sempre un sentimento speciale per questo club anche se hanno giocato per altri club in carriera, il Milan significa qualcosa di speciale. Anche per me".

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Sul derby: "Lo vedrò in tv sfortunatamente. Infatti mio figlio con dieci amici degli Stati Uniti saranno qua. Certamente sono questi i momenti per i quali giochiamo. Ai tifosi chiedi di tenermi un posto in curva. Anche se non sarò fisicamente lì, il mio cuore sarà lì con voi a San Siro".

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Come ha visto ieri il Milan: "E' sempre una squadra in crescita. Mi dà orgoglio l'unità, lo spirito, la voglia dei nostri ragazzi. Stanno giocando con coraggio il nostro modo di gioco: offensivo, progressista, reagendo sempre alle difficoltà senza alibi. Questo mi dà orgoglio".

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Sulla sua salute: "Sto bene. E' bello essere ancora a Milano. Mi sento davvero a casa. Questo rcupero richiede un po' di tempo, ma continuo a lavorare da casa per spingere il nostro Milan, insieme ai miei colleghi, avanti. Non sarà molto tempo prima che tornerò, mi sento pronto. Forse come Ibra, sono impaziente. Ma devo aspettare i medici, anche se non voglio. Fanno fatica a tenermi fermi (ride, ndr). Tornerò a Milanello, al Vismara e a San Siro".