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Nesta: “Soffrivo la partita contro la Lazio. Quell’agosto del 2002 …”

Alessandro Nesta con il Milan nel 2012 (credits: GETTY Images)

Alessandro Nesta, ex difensore di Lazio e Milan, ha ricordato il suo passato in un'intervista rilasciata al 'Corriere dello Sport – Stadio': le sue parole

Daniele Triolo

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"Nell'estate del 2002 Alessandro Nesta, classe 1976, si trasferì dalla Lazio, squadra nella quale era cresciuto e della quale era capitano, al Milan. L'ex difensore, oggi allenatore del Miami FC, ha vinto tutto, sia con i biancocelesti che con i rossoneri e, questa mattina, ha ricordato il suo passato in una lunga intervista rilasciata al 'Corriere dello Sport – Stadio'. Questi i passaggi più significativi:

"Sui Lazio-Milan del suo passato, Nesta ha ricordato con piacere la finale di Coppa Italia del 1998, in cui ha anche segnato un gol, ed il 4-4 dell'anno dello Scudetto biancoceleste, il 1999-2000. "Una partita stupenda, con giocatori fenomenali. Andriy Shevchenko, quando arrivai al Milan, me lo ricordava sempre. Segnò, se non sbaglio, tre gol". Con la maglia del Milan, invece, Nesta ha ammesso di non aver mai giocato grandi partite, per un motivo molto semplice: "La partita contro la Lazio la soffrivo un pochino, la sentivo”.

"Sul suo trasferimento dalla Lazio al Milan,  l'ex difensore capitolino ha spiegato come, all'epoca, non avrebbe voluto abbandonare la Lazio e, dopo aver flirtato con Juventus prima della fine del campionato, ed Inter successivamente, pensava di rimanere a Roma. Invece ... “Mi ritrovai da Formello a San Siro in poche ore. Fu un giorno particolare e non potevo essere felice. Dopo fui felicissimo: il Milan mi ha dato tantissimo e per tanti anni, ma quel giorno non lo ero. L'operazione si concluse proprio nelle ultime ore. Diciamo che quello era il mio destino”. Anche perché, successivamente, nel 2007, non si concretizzò un suo ritorno alla Lazio, Nesta firmò nuovamente con i rossoneri, conquistando altri trofei.

"Sul Milan del post Silvio Berlusconi, Nesta ha sottolineato come quello di Berlusconi sia stato qualcosa di unico, "un grande stile", e, contestualmente all'attuale momento della squadra rossonera, l'allenatore del Miami FC benedice la scelta di puntare sugli italiani. “Credo sia necessario avere un gruppo forte italiano, anche la Juventus lo ha creato ed ha costruito i suoi successi sul blocco della difesa, poi metti dentro gli stranieri che fanno la differenza. Il Milan ci sta provando, anche se penso che stia seguendo questa politica per motivi di budget, il giovane costa meno rispetto al campione formato”.

"Su Vincenzo Montella, il giudizio di Nesta è stato molto positivo ("Mi piace molto come allenatore, perché ha un'idea di calcio interessante, allena una squadra offensiva, è molto bravo"), ricordando, alle colonne del 'CorSport', come la sua famosa sostituzione nel derby vinto dalla Roma di Montella sulla Lazio di Nesta nel campionato 2000-2001 fu una serataccia, per tanti motivi. "Venivo da una settimana difficile, ero stato quasi venduto, sono crollato per tutto. Mi avevano chiamato dalla società per dirmi che sarei andato via, ho beccato un avversario fortissimo".

"Infine, spazio all'attualità e, più di preciso, aLazio-Milan di lunedì sera: “Come momento generale di forma forse sta meglio la Lazio: potrebbero deciderla Felipe Anderson e Ciro Immobile per la Lazio, nel Milan dico attenti a Carlos Bacca. Pronostico? Dico pareggio”.

"Preferirebbe allenare Lazio o Milan? “Non ci penso, potrei dire tutte e due. Se ti capita l'occasione, non puoi fare distinzioni. Ma ora è presto e sto bene negli Stati Uniti”.

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