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Milan, i conti sul mercato non tornano

Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, GETTY Images
I cinesi anticiperanno solo 15 milioni, da Bacca ne arriverebbero 30. Entrambe le cose non sono certe. I conti non tornano e fare mercato è difficile.

Redazione

La stagione 2016-2017 deve ancora iniziare, c’è ancora un mese pieno per agire sul mercato, ma l’annata rossonera sembra già destinata a seguire la falsariga fallimentare delle ultime due e lo testimonia il mix tra rabbia e delusione dei tifosi. Sì, perché il mercato rossonero è fermo: Mateo Musacchio, Piotr Zielinsky, Josè Sosa, Juan Cuadrado, Daniele Rugani, Milan Badelj, Martìn Caceres, Leonardo Pavoletti, Simone Zaza tutti nomi altisonanti ma che per ora restano un sogno e non una realtà. La causa di tutto ciò continua ad essere l’incertezza a livello societario che impedisce la concretizzazione di una strategia chiara sulle scelte di mercato.

Qualora il famoso “closing” con i cinesi dovesse andare per il meglio, questi anticiperanno 15 milioni e la restante parte (85 milioni) solo a Settembre (quando, come sappiamo, il mercato sarà già chiuso). Dalla eventuale cessione di Carlos Bacca potrebbe finire nelle casse rossonere una cifra tra i 25 e i 30 milioni. Due situazioni ipotetiche che sommandole consentirebbero al Milan di poter contare su una cifra tra i 40 e i 45 milioni che visti i prezzi in ballo non basterebbero.

Partendo dal presupposto che serve un colpo (almeno) per reparto: ci saranno altre cessioni oppure avremo un mercato al risparmio come quello visto fino ad oggi? Sicuramente la rosa va snellita con cessioni o prestiti di svariati giocatori che non rientrano, umanamente o tatticamente, nei piani di Vincenzo Montella. Da queste operazioni in uscita può ricavarsi un piccolo tesoretto molto utile a puntellare la rosa. Certamente il tutto è più facile a dirsi che a farsi. Infatti un tempo piazzare un giocatore in uscita dal Milan era più semplice, per una vastità di motivi, mentre ora sembra essere diventata quasi un’odissea. Una cosa è certa, il tempo incalza e non si può perdere più nemmeno un altro istante. L’auspicio è che nei piani alti di Via Aldo Rossi a Milano si sbrighino a prendere una decisione per il bene del Milan che tradotto significa decidere chi si dovrà prendere l’onere e l’onore di tornare a spendere come un tempo. Ne va della credibilità e dell’onore del Milan e dei suoi tifosi che non possono più permettersi stagioni anonime e inqualificabili non all’altezza della propria storia e del proprio brand.

Antonio Gatto

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