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ESCLUSIVA PM – Brignola: “Gattuso mio allenatore? Magari…”

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L’attaccante del Benevento, Brignola, tifosissimo del Milan, è intervenuto ai nostri microfoni, parlando della sua passione per i colori rossoneri

Giovanni Calenda

Ragazzo umile, di grande carattere e con la voglia di sfondare il mondo. Questo, e tanto altro, è Enrico Brignola. L’attaccante classe ‘99 ha esordito nella passata stagione con la maglia del Benevento in occasione della partita casalinga contro il Milan (3 dicembre 2017), terminata 2-2 con il gol rocambolesco nel finale del portiere giallorosso Alberto Brignoli.

Per i suoi 3 gol in 17 partite di campionato, Enrico Brignola – tifosissimo del Milan – ha attirato l’attenzione di tutti, tanto che qualche .

Nato a Caserta ma cresciuto a Telese (provincia di Benevento), ha fatto parte delle giovanili dei Sanniti – con una breve esperienza in prestito alla Roma Under 17 (stagione 2015/16) – e ha ricevuto la convocazione in prima squadra da Roberto De Zerbi.

Nella giornata di ieri ha partecipato come testimonial alla 29esima edizione del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”, in provincia di Salerno: questa è l’intervista che ha rilasciato ai nostri microfoni.

Partiamo dalla stagione appena conclusa: come hai vissuto quest’anno a Benevento? "Ho iniziato quest'anno con la Primavera, con i ragazzi della mia età. Appena ho avuto l'opportunità di andare in ritiro con la prima squadra ho iniziato a imparare tanto dai più grandi, ho dato il massimo per sfruttare al meglio l’occasione che mi è capitata. Poi ho avuto anche l'opportunità di giocare e l’ho sfruttata al meglio: quindi sono davvero soddisfatto e felice".

L’esordio in Serie A arriva proprio contro il Milan, la tua squadra del cuore: che effetto ti ha fatto entrare in campo e giocare contro la maglia dei tuoi sogni? “Hai detto bene, per me è stato un sogno. Per due motivi: il primo è stato vedere da vicino, a pochi metri, i giocatori che per anni ho sempre tifato; il secondo è stato vedere lo stadio Vigorito pieno e sentivo tutto il trasporto dei tifosi. È stato bellissimo".

Tu sei nato nel luglio del 1999, quando il Milan festeggiava il suo 16esimo scudetto e 100 anni di storia (“Scudetto del centenario”, ndr): come è nata la passione per questi colori? "È una bella domanda (ride): quando ero piccolo il Milan aveva una squadra fortissima, piena di fenomeni (anche il papà è tifoso del Milan). Il primo ricordo nitido è stata la vittoria della Champions nel 2007 contro il Liverpool perché contro la Juventus (2003) ero ancora troppo piccolo".

Il giocatore simbolo del Milan per te? "Non ho dubbi: Kakà. Mi piaceva tantissimo, è uno di quei giocatori di cui ti innamori solo a vederlo scendere in campo. E poi quelle sue cavalcate palla al piede… mi entusiasmavo. Per me era il giocatore più forte di quella squadra".

Parliamo di un altro ex giocatore che ha fatto parte di quella squadra, Gennaro Gattuso. In qualche intervista, parlando di Patrick Cutrone, ha detto: “Mi piacciono i giocatori grintosi, che hanno fame, sudano la maglia e hanno il veleno addosso”. Sono le stesse caratteristiche di Brignola… "(Sorride) Sì è vero, non mollo mai. La forza è la mia caratteristica migliore. Io ho conosciuto Patrick in Nazionale e anche lui, oltre a essere forte fisicamente, getta sempre il cuore oltre l’ostacolo. Si vede che ha forza e grinta quando rincorre gli avversari, quando attacca gli spazi e la porta per fare gol. E poi è un bravissimo ragazzo, umile, sempre a disposizione della squadra".

Ti piacerebbe essere allenato da Gattuso? "Magari. Sia perché è al Milan, ma anche perché è uno degli allenatori più forti. L’ha dimostrato quest’anno, ha fatto davvero un grande lavoro e non era facile".

L’estate è alle porte e le trattative di calciomercato sono entrate nel vivo: come stai vivendo questa prima estate da protagonista del calciomercato? "Io sono tranquillo, penso a godermi questi giorni di vacanza perché la settimana prossima ho il primo stage con la Nazionale Under 19: spero di essere convocato per la fase finale… sognando di vincere l’Europeo".

Ci allontaniamo dal rettangolo di gioco per parlare della società rossonera: da tifoso, che idea ti sei fatto sulla sentenza Uefa che rischia di far uscire il Milan dall’Europa League? "Posso solo dire che mi dispiace tantissimo. Spero che tutto si risolva per il meglio anche perché l'Europa League a una squadra gloriosa come il Milan sta stretta. Mi auguro che nei prossimi anni possa arrivare in Champions, giocare ad alti livelli come quelli che ho vissuto io quando ero piccolo".

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