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Profiling – Lovren: esperienza e voglia di riscatto per il gigante croato

Peppe Gallozzi

 Dejan Lovren, difensore del Liverpool (credits: GETTY Images)

"Cresciuto nelle giovanili della Dinamo Zagabria, dove l'ambientamento non fu facile a causa della lingua (Lovren trascorse 7 anni in Germania frequentando parte dell'istruzione), nel 2006 esordisce in prima squadra. Dopo il trasferimento all'Inter Zapresic che lo fa maturare come giocatori, il rientro nella capitale avviene nel 2008 anno in cui battezza anche la massima competizione continentale (2° Turno del preliminare di Champions League con il NK Domzale). Dopo una serie di prestazioni convincenti attira su di sé gli occhi di diversi club europei tra cui il Lione, dove si trasferisce nel 2010.

"In Francia il difensore croato, dal 2010 al 2013, colleziona la bellezza di 102 presenze andando a segno tre volte. La parentesi transalpina si arricchisce anche di due trofei, nella fattispecie la Coupe de France nel 2012 e la Supercoppa, l'anno successivo, conquistata ai rigori contro il Montpellier. Nel 2013-2014 approda in Premier League, al Southampton dove sigla 31 presenze e 2 reti, al Sunderland e al Liverpool. E sono proprio i Reds a prelevarlo nell'estate portandolo ad Anfield Road.

"Lovren, solitamente al centro del progetto, subisce un po' l'arrivo di Jurgen Klopp ma continua ancora a rivestire un ruolo fondamentale nello scacchiere britannico. Nell'ultimo anno subisce, suo malgrado, l'esplosione di Virgil Van Dijk e di Matip che finiscono lentamente con l'offuscarlo. Pilastro anche della nazionale croata, sin dalle giovanili, conquista un argento nei mondiali di Francia sconfitto proprio dalla nazionale transalpina nell'atto finale.

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