"Riprendendo le parole di Peppe Di Stefano, giornalista di 'Sky Sport', solitamente molto esperto delle dinamiche quotidiane rossonere, “il calciomercato di gennaio, per il Milan, sarà rivoluzionario”. Già, perché la formazione di Sinisa Mihajlovic, nella sessione di un mercato che riaprirà i battenti esattamente tra un mese, dovrà intervenire in maniera prepotente, ed in una duplice direzione: da un lato, il Milan dovrà liberarsi di numerosi esuberi, vale a dire di quei giocatori che, per un motivo o per un altro, non rientrano (e non rientreranno) nel progetto tecnico milanista e, al contempo, rimpiazzare queste partenze con altrettante, importanti, operazioni in entrata. Affari che, naturalmente, dovranno portare a Milanello elementi funzionali al nuovo assetto tattico del Milan, il più classico dei 4-4-2.
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CALCIOMERCATO MILAN – A gennaio centrocampo da rifare
Nel calciomercato invernale, il Milan si priverà di molti esuberi tra i centrocampisti, e dovrà, giocoforza, operare in entrata. Anche alla luce del 4-4-2
"Partiamo dalle cessioni. Sono tanti i giocatori con la valigia in mano, soprattutto nel settore di centrocampo. Il Milan, difatti, si 'libererà' di Antonio Nocerino, che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno ed un ingaggio da 1,9 milioni netti a stagione; manderà via in prestito, per consentirgli di crescere e maturare senza ulteriori pressioni, l'italo-argentino José Mauri; discorso similare può essere fatto per il 22enne spagnolo Suso Fernández Sáez, che non ha mai convinto ogni qualvolta è stato chiamato in causa da Mihajlovic (anche martedì, contro il Crotone in Coppa Italia, è stato molto deludente), e verrà rispedito nella Liga a farsi le ossa; si profila, inoltre, una separazione da Keisuke Honda, che piace molto in Premier League (West Ham, Everton e Tottenham) e nella Russian Premier League, dove ha già giocato con il CSKA Mosca: la partenza del deludente giapponese, che percepisce un ingaggio da 2,5 milioni netti l'anno, e che è legato al club di Via Aldo Rossi per un altro anno e mezzo, alleggerirà, di molto, le casse societarie. Infine, c'è il capitolo legato a Nigel de Jong: il guerriero olandese ha perso il posto da titolare, e, se da un lato è tentato di restare al Milan per cercare di riprendersi il 'maltolto', da un altro sta cominciando a vagliare le tante richieste pervenutegli dall'Inghilterra (al Manchester United c'è il suo connazionale, Louis Van Gaal, che vorrebbe averlo alle sue dipendenze) e dalla Germania, dove il Werder Brema vorrebbe ripartire dalla sua grinta e dal suo carisma per tirarsi fuori dalle acque torbide della bassa classifica in Bundesliga.
"Si dovessero concretizzare tutte queste operazioni, il Milan si ritroverebbe, in sostanza, con un centrocampo da rifare da capo a piedi. Seguendo, però, rispetto alla campagna acquisti impostata la scorsa estate, un'altra logica: non si perseguiranno più interni, mezze ali, o mediani di rottura, né, a maggior ragione, altri trequartisti, giacché la squadra rossonera, dopo gli esordi e le tante partite disputate con il 4-3-1-2, adesso gioca stabilmente con il 4-4-2. Pertanto, la 'rivoluzione' sul mercato rossonera riguarderà l'arrivo di un regista di centrocampo, di un elemento dai piedi buoni, e dall'enorme qualità, in grado di giocare al fianco (o al posto) di Riccardo Montolivo, per mettere in moto le fasce laterali di una squadra che resterà, comunque, votata all'attacco. I nomi sono sempre quelli di Axel Witsel dello Zenit e di João Moutinho del Monaco, ma occhio alle possibili sorprese provenienti dall'estero o, perché no, ai possibili investimenti nel panorama calcistico italiano, quale potrebbe essere, ad esempio, quello sul 20enne Stefano Sensi, rivelazione del Cesena.
"Ma, soprattutto, la sessione di gennaio dovrà consentire a Mihajlovic di avere a disposizione più esterni offensivi di ruolo, votati ad aggredire gli spazi in velocità, ad andare sul fondo per il cross e, naturalmente, che abbiano una discreta confidenza con il gol. I nomi che, in questo momento, stanno girando in orbita Milan sono quelli del laziale Antonio Candreva e quelli del romanista Juan Manuel Iturbe, quest'ultimo già inseguito dal Milan nell'estate 2014 e reduce da una stagione e mezza in ombra nella Capitale. A Milano, magari, potrebbe tornare a splendere come ai tempi del Verona. Da non sottovalutare le piste che portano al 27enne argentino dell'Atalanta, Alejandro Dario 'Papu' Gómez, pallino del Presidente Silvio Berlusconi, o a quello del Genoa, Diego Perotti, il cui arrivo potrebbe essere favorito dai buoni rapporti con il club ligure. Il momento della verità si avvicina, il Milan si prepara ad un mercato di fuoco e fiamme.
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