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Bonucci al Milan? L’opinione degli esperti a ‘Tutti Convocati’

Leonardo Bonucci, difensore della Juventus (credits: GETTY Images)

Puntata speciale, oggi, a 'Radio24' per la trasmissione 'Tutti Convocati': questa l'opinione sul possibile trasferimento di Leonardo Bonucci al Milan

Daniele Triolo

"Tema del giorno è, senza dubbio, il possibile trasferimento di Leonardo Bonucci al Milan: ecco perché la trasmissione di 'Radio24', 'Tutti Convocati', ha chiesto il parere di molti esperti di calciomercato e non solo su quella che può diventare la trattativa dell'anno.

"Paolo Aghemo, giornalista di 'Sky Sport': “Bonucci questa mattina si è presentato regolarmente alla convocazione della Juventus al J-Medical. Ha trovato tanti tifosi che gli chiedevano di restare, lui dopo queste frasi non ha risposto, è entrato in macchina ed è andato a Vinovo per il primo allenamento. In silenzio, che dura dal dopo-Cardiff. I tifosi della Juventus hanno collegato il tweet di Bonucci, 'Ready to start', senza nessun hashtag di riferimento bianconero, alle mosse del Milan. Non era il caso di usarli perché nelle stesse ore il suo agente Alessandro Lucci sta parlando con Milan e Juventus per vagliare la possibilità di un trasferimento clamoroso: non tanto per il fatto in sé, perché Bonucci avrebbe potuto lasciare la Juventus dopo Cardiff nonostante fosse considerato da tutti in società un leader, uno dei vecchi dello spogliatoio, ma per il fatto che possa andare al Milan. I rossoneri si stanno muovendo benissimo. Penso che se Bonucci dovesse andare al Milan la maggioranza dei sostenitori juventini non lo accuserà di tradimento. Si è mosso l'agente, che prima si confrontano con i loro assistiti: evidentemente c'era in Bonucci l'idea di lasciare la Juventus. A maggior ragione dopo Cardiff. Se vuole andare via, tenerselo in casa non ha senso: sarebbe come tenere una bomba. Bisogna trovare una soluzione. L'idea De Sciglio sarebbe una buona soluzione nell'ottica rinnovamento bianconero. E poi c'è sempre Rugani”.

"Niccolò Ceccarini, giornalista esperto di calciomercato: “Ci sono molte possibilità che l'affare vada in porto: non è detto che si faccia al 100%, però sono stati fatti i passi in avanti. L'offerta del Milan è di soldi più il cartellino di Mattia De Sciglio. Bonucci ha aperto alla cessione al Milan: sono ore caldissime, i rossoneri vogliono fare in fretta. C'è da capire se in serata possano esserci degli sviluppi. La Juventus, forte della trattativa, sta puntando Stefan de Vrij e Kostas Manolas. Il Milan può investire ancora molto, possono uscire Carlos Bacca, M'Baye Niang, Gianluca Lapadula, Suso: operativo a 360°. Perché Bonucci andrebbe al Milan e non all'estero? Non lo so, bisognerebbe chiederglielo, qualcosa però si è modificato nel tempo, per via di qualche screzio con Allegri. Forse è cambiato qualcosa, oppure dopo 6 anni di vittorie vuole cambiare aria. Ci può stare

"Alessandro Allara, direttore betting 'Sky': “Come bookmakers, Milan terzo favorito per la vittoria del campionato dietro Juventus e Napoli, ora viene prima della Roma e molto prima dell'Inter. Campagna acquisti sontuosa che sta influenzando i giocatori: per il momento, si stanno spostando sulla qualificazione in Champions League. Poi vedremo. Il caso Bonucci? Dopo Zidane, qualsiasi giocatore è cedibile. La proposta sul piatto magari è allettante, con contropartite come De Sciglio interessanti. Quota di Bonucci al Milan? Paga quattro volte la posta. La permanenza è ancora intorno a 1,35, il Chelsea a 5,00”.

"Riccardo Ferri, opinionista televisivo: “Non mi sorprende, cercano un centrale di alto spessore. Bonucci è una gran possibilità, mi suonava strano lo scambio con Romagnoli. Il fatto che cerchino Bonucci è ottimo. Mercato scoppiettante, non hanno comprato giocatori di altissima qualità, ma ha trasformato la squadra. Compito difficile di Montella che dovrà assemblare i pezzi e trovare i meccanismi giusti”.

"Marco Bellinazzo, giornalista de 'Il Sole 24 Ore': “La trattativa per la cessione ed il closing avevano dato un'altra impressione. Alla chiusura della trattativa con Yonghong Li ed il fondo Elliott, grande potenza finanziaria mondiale, non era difficile attendersi questo. Magari non tutto quello che sta accadendo, in gran parte inimmaginabile. C'è una logica precisa, a differenza dell'Inter di Suning, il Milan non può permettersi di restare fuori dalla Champions League, altrimenti la proprietà consegnerebbe il club nelle mani di Elliott. I cinesi hanno diverse esigenze: il Milan ha una finestra temporale dalla UEFA per il fair play finanziario, ora sarebbe fuori dai parametri, ma se fa una bella squadra e quando saranno emessi i verdetti, al netto del voluntary agreement, se sarà in corsa per la Champions, è evidente che la UEFA avrebbe un occhio di riguardo. Poi c'è il piano politico-finanziario dello sviluppo del calcio in Cina: se Yonghong Li riporta il Milan in auge in pochissimo tempo, riotterebbe aperture sul mercato cinese, e dal Governo di Pechino, per appoggiare ancora di più, economicamente, il progetto. Belotti? Quando fissi una clausola rescissoria devi accettare che il giocatore possa andare via, ma lo fai fissando un prezzo che ti renda felice”.

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