Martin Guastadisegno, procuratore di Gabriel Paletta, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport, in cui si sofferma sul futuro del suo assistito, che molto probabilmente lascerà il Milan. Ecco le sue parole: "Torino? Si, è tutto vero. Ho di nuovo parlato di Paletta con Petrachi, il ds del Torino è stato molto gentile e ora ci stiamo tutti pensando. Tra fine giugno e inizio luglio arriverà in Italia, e a quel punto cominceremo a fare sul serio per Gabriel. Cosa gli ho consigliato? Di sicuro abbiamo già detto no al Genoa.Voleva il mio ragazzo, ma non ci sono le condizioni. Ringrazio Preziosi e i suoi collaboratori, ma il futuro di Gabriel non sarà in rossoblù".
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Ag. Paletta: “Milan? E’ finita, la società non vuole rinnovargli il contratto”
Martin Guastadisegno, agente di Gabriel Paletta, ha parlato del futuro del suo assistito, confermato di fatto che il difensore centrale lascerà il Milan
Sul Milan: "E' finita? Direi di sì, penso proprio di sì, anche se con loro ora cerco un accordo utile a tutti: non ho mica intenzione di scatenare una guerra. Qualche tempo fa ho parlato con Mirabelli e mi ha comunicato che non hanno intenzione di rinnovargli il contratto, che scadrà nel 2018. Di sicuro ho immediatamente chiesto a Mirabelli di lasciare libero il giocatore, a questo punto. Avete deciso che non gli rinnovate più il contratto? Ok, mi dispiace, ne prendiamo atto, ma allora lasciate libero Paletta di continuare a giocare da protagonista altrove. Anche perché ha già 31 anni e tante squadre lo vogliono. Tenere un giocatore scontento, che oltretutto tra un anno si libererebbe gratis, non sarebbe utile a nessuno. Meglio trovare una soluzione di comune accordo, e salutarci con rispetto e stile da professionisti".
Sempre sul Torino: "Quella del Toro è una possibilità vera, per Paletta. E' una squadra, una piazza e una società che ci affascinae. Nei prossimi giorni prenderemo le prime decisioni con Paletta, e poi cominceremo a parlare con il Milan. A inizio luglio si presenterà in ritiro, intano dal Sud America lo raggiungerò in Italia anche io e inizierò a discutere con i vertici rossoneri per liberare Gabriel. Ma lo ripeto: senza fare guerra a nessuno, anzi. Mihajlovic? Non ci sono problemi: la stima è reciproca. Andò via dal Milan per una serie di motivi estranei al rapporto con Miha".
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