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Strinic si racconta: “Ho passato momenti difficili. Sarò in campo a gennaio”

Salvatore Cantone

Ivan Strinic, terzino del Milan, dopo un periodo molto difficile ha ottenuto l'idoneità sportiva. Il croato ha parlato alla "Gazzetta dello Sport"
00:34 min

La luce in fondo al tunnel è vicina. Ivan Strinic, terzino del Milan, dopo essere stato a costretto a fermarsi per de problemi cardiaci, lunedì dopo gli esami sostenuti nei giorni scorsi a Padova e dunque può tornare a giocare. Il croato ha concesso un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Dura spiegare quei momenti. Ero nervosissimo, impaurito. E dire che in Russia avevo appena vissuto la mia esperienza più bella, con l’incredibile cavalcata sino alla finale".

Che mazzata lo stop del 16 agosto…

"A ripensarci è tutto come in un film. Sulle prime quasi non ci credi, ma poi ti guardi intorno e devi fare coraggio soprattutto ai tuoi".

Com’è andata?

"Sono tornato a Spalato e in famiglia ho superato lo choc. Innanzitutto le attenzioni di mia moglie Ivana e soprattutto il sorriso di Marta e Pietro, i miei figli".

Come ingannava il tempo?

"In barca, andando a pesca: è il mio hobby. L’isola di Hvar è la mia passione, ma non ci tenevo proprio a queste vacanza. Ma la Madonna mi ha aiutato".

Ha fatto un voto?

"No, ma io sono credente; vado sempre a messa. Quest’esperienza ha rafforzato la mia fede".

Il Milan è un punto d’arrivo per lei?

"Ho scelto questo club perché ha tutte le carte in regola per risalire e Gattuso sta facendo un bel lavoro. Sono ottimista sul ritorno in Champions".

L’aspetta la concorrenza di Rodriguez e Laxalt

"No problem, un motivo in più per allenarsi con tanto impegno. Spero di tornare in campo il nuovo anno, consideratemi un rinforzo di gennaio".

Con quali rossoneri è stato in contatto in questi mesi?

"Devo ringraziare tutti, in particolare Leonardo e Maldini che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. Come anche Gattuso, fondamentale per la mia scelta".

E poi ritrova due vecchi amici dei tempi di Napoli.

"Certo, Higuain e Reina, due grandi uomini, oltre che grandi giocatori".

A Milano ritroverà da avversari anche i suoi compagni di nazionale

"Sarà un piacere salutarli, ma non si illudano di vincere il derby anche al ritorno: sarà un’altra musica…".

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