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Pagelle Milan-Crotone: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Edoardo Lavezzari

L'analisi di Milan-Crotone, gara conclusasi da pochissimi minuti a San Siro e che ha decretato l'inizio del girone di ritorno dei rossoneri

 L'ANALISI 

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Se il buongiorno si vede dal Milan, il 2018 potrebbe davvero è essere l'anno del riscatto per il Milan, che all'Epifania, prima delle vacanze, si regala una vittoria importante per la classifica e importantissima nel modo in cui è stata raggiunta. I rossoneri, infatti, giocano una partita d'autorità. Il Milan concede pochissimo agli avversari, crea diverse occasioni importanti e non va mai sotto sul piano dell'agonismo e della corsa, dimostrando che il lavoro fatto da Gattuso in settimana paga.

Buon primo tempo da parte di un Milan sfortunato. I rossoneri tengono il pallino del gioco a lungo, creano tantissimo ispirati da un Calhanoglu in stato di grazia e da un Suso sempre nel vivo dell'azione, ma non riescono a trovare il gol. A volte per l'imprecisione di chi calcia a rete, altre per la bravura di Cordaz (ottimo su un missile da fuori area di Biglia) e altre ancora per sfortuna, come al 42' quando è un clamoroso palo a negare la gioia del gol ai ragazzi di Gattuso.

Il secondo tempo, dopo qualche minuto di assestamento il Milan accelera e lo fa con Leonardo Bonucci che aiutato da un rimpallo, trova il suo primo gol in rossonero su calcio d'angolo. Qualche minuto dopo il copione si ripete, con Kessiè, ma il VAR strozza in gola la gioia del popolo rossonero. Inevitabile, nell'ultima mezz'ora, la reazione del Crotone, ma il Milan è bravo a controllare la squadra calabrese, a cui concede poco, per poi ripartire in velocità.

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 I TOP 

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Nel sabato pomeriggio del Milan sono tanti i giocatori che brillano, ma le parole più dolci non possono che essere per Leonardo Bonucci che segna un gol importantissimo per la sua stagione e per quella rossonera. Fino a quel momento, il Capitano rossonero, aveva giocato una partita attenta, impreziosita dal gol. Gol che aveva segnato anche Frank Kessiè, altro promosso di giornata, prima dell'intervento del VAR. L'ex Atalanta, gol a parte, gioca una partita di grande spessore. La corsa è il suo marchio di fabbrica e oggi non manca, così come non mancano gli inserimenti pericolosi e i palloni recuperati. Un gladiatore. Epifania da incorniciare anche per Hakan Calhanoglu. Non a battere l'angolo da cui nasce il gol è lui, ma è solo una delle tante perle di una partita fatta di grandi giocate e tante

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 I FLOP 

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Nessuno, tra le fila dei rossoneri, merita l'insufficienza, per il suo compleanno avremmo voluto tutti una domenica diversa per Patrick Cutrone. Il giovane attaccante rossonero, proprio come a Firenze, è avulso dal gioco e la sua partita non è molto diversa da quella fatta, in diverse occasioni, da Kalinic (che entra al suo posto a 15 minuti dalla fine). Tante sportellate, qualche sponda e pochissime occasioni in area di rigore. L'impegno non manca e gli applausi di San Siro al cambio sono un bel segnale.

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 IL MISTER 

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Gennaro Gattuso decide di rimescolare un po' le carte. A centrocampo si rivede Biglia, mentre Calhanoglu parte titolare nel tridente, con Bonaventura a centrocampo. Al centro dell'attacco c'è Cutrone. Mosse tutte più o meno azzeccate, il Milan oggi è una squadra viva e pericolosa. A fare la differenza, però, è una condizione fisica finalmente di alto livello. La squadra corre, è compatta e concede veramente pochissimo, tanto che in tutto il primo tempo Donnarumma è uno spettatore aggiunto. Nella ripresa, dopo il gol e con un po' di stanchezza la squadra si allunga, ma concede pochissimo e continua ad essere pericolosa dalle parti di Cordaz. Finalmente la mano del tecnico si vede, questo è il Milan di Gattuso.

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