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Lulù Oliveira a Radio Rossonera: “Milan, attento al Cagliari. Date tempo a Gattuso”

Donato Bulfon

Ecco le parole di Lulù Oliveira, ex bomber di Cagliari, Fiorentina e Bologna, ai microfoni di Radio Rossonera, in vista della sfida di domenica tra i sardi ed il Milan
00:29 min

Luís Airton Oliveira Barroso, detto Lulù, ex calciatore brasiliano naturalizzato belga, oggi tecnico del Muravera ma che in carriera ha giocato molto in Serie A, tra Cagliari, Fiorentina e Bologna, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Radio Rossonera, in vista della sfida di domenica tra i sardi ed il Milan.

Sul Milan avversario dei suoi tempi: "Era difficilissimo giocare contro quel Milan, aveva grandissimi campioni. Trapattoni diceva “dall’inizio abbiamo già perso, se mettiamo qualcosa in più sicuramente possiamo fare una bella figura”, questo faceva capire la situazione. Quando una piccola gioca contro una grande trova sempre spazio, il Milan deve giocare per vincere e ogni tanto lasciava un po’ di spazio e quello mi piaceva tantissimo".

Su Cagliari-Milan di domenica: "Il Cagliari può mettere in difficoltà il Milan, lo abbiamo visto anche con la Juve, il Cagliari era sempre vivo e presente nonostante il dominio bianconero. Il Milan non deve pensare di venire a fare una passeggiata a Cagliari perché la Sardegna Arena è una bolgia e non è facile giocarci".

Su quanto è cambiato il Milan dagli anni 90 ad oggi: "Il Milan è cambiato tantissimo, in quel periodo giocavano solo i giocatori che sapevano giocare a calcio, il Milan anche oggi ha grandi giocatori, ma dal mio punto di vista alcuni sono doppioni, comunque sono stati presi tanti giovani che ancora devono dimostrare compattezza, perché a volte sembrano squadra altre no".

Sui giocatori del Milan attuale: "Mi piace Bonaventura, gioca bene con entrambi i piedi, è bravo di testa anche se è basso. E poi lo chiamano “il figlio di Max Allegri”....(ride ndr)".

Su Mister Gattuso: "Gattuso lo apprezzo perché l’ho conosciuto quando giocava nella Salernitana, è una bandiera del Milan, è uno grintoso che non molla mai, devono dargli un po’ di tempo ancora perché è in una situazione complicata ma sicuramente farà benissimo".

Il passaggio da giocatore ad allenatore? "L’ho vissuto ed è difficile, devi gestire e tenere un gruppo, devi scegliere i giocatori e devi accettare di poter fare errori".

Il nuovo “Lulu Oliveira” e i suoi ex compagni: "Le mie qualità erano il dribbling e la velocità, anche dopo gli allenamenti mi allenavo a migliorare le mie qualità, mi rivedo in Chiesa, veloce tecnicamente, bravo nel dribbling e con un tiro simile al mio".

Un ricordo sui miei compagni? "Manuel Rui Costa quando sono arrivato alla Fiorentina, vedeva solo

Batistuta, quando ha cominciato a capire che c’erano anche Oliveira, Edmundo e tutti gli altri si è

trasformato in un giocatore ancora più grande".

 

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