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MILAN, tre cose da migliorare nel 2016

Renato Boschetti

Tempo di bilanci in casa Milan, dopo un 2015 altalenante: l'ambiente rossonero si augura che il 2016 possa essere finalmente l'anno della svolta positiva

La sosta natalizia é, da sempre, occasione per tirare le somme sull’anno solare appena trascorso e per qualche riflessione sui miglioramenti che ci si aspettano con l’avvento del nuovo anno.

I primi 4 mesi di campionato non sono stati cosi positivi come ci si aspettava ma, nonostante tutto, la stagione non é ancora del tutto compromessa; analizziamo quindi quelli che gli aspetti piú importante su cui, a nostro giudizio, Societá e squadra dovranno migliorare ad iniziare dalla ripresa del campionato.

  • Il gioco: la squadra in queste prime 17 giornate non ha certamente mostrato un gioco entusiasmante, anzi tutt’altro. In diverse occasioni é stata messa sotto da diverse squadre (piú o meno quotate) palesando sia una preoccupante fragilitá difensiva che evidenti difficoltá nel creare occasioni da gol. Inizialmente si é provato a giocare con 4312 ma la mancanza di un trequartista di livello ha fatto naufragare l’esperimento. Nelle ultime partite, grazie al 442 la squadra é parsa a tratti piú compatta, organizzata e meglio disposta in campo: purtroppo, a causa anche di diversi infortuni nel reparto offensivo, Mihajlovic ha potuto dare continutá al nuovo modulo solamente nell’ultimo mese. Nel 2016 bisognerá insistere sul nuovo modulo e migliorare soprattutto sulla qualitá del gioco offensivo; nel nuovo 442 diventeranno fondamentali gli esterni di difesa e di centrocampo chiamati sia a rifornire con continuitá le punte che ad inserirsi in zona gol. A prescindere poi dal modulo, la squadra dovrá poi migliorare non poco nella gestione della partita, soprattutto quando si trova in vantaggio e dimostrare maggiore soliditá difensiva.
  • Comunicazione: il Milan di Berlusconi é sempre stato un modello di comunicazione invidiato e imitato da tutti ma negli ultimi anni qualcosa si é inceppato anche da questo punto di vista. Diversi sono infatti gli spifferi che settimanalmente escono dalle segrete stanze di Milanello e dallo spogliatoio. Anche con la stampa le cose non vanno meglio: nonostante le palesi difficoltá a livello tecnico e societario, negli ultimi anni non sono mancati proclami di piazzamenti europei o addirittura di scudetto. Vista la situazione, nel 2016, é consigliabile cambiare strategia, volare basso e pensare solamente a lavorare. Anche Mihajlovic non ha dimostrato di trovarsi a suo agio con l’agguerrita stampa milanese ed ha spesso sbottato in conferenza stampa con atteggiamenti che alla Societá stessa non sono piaciuti. Ad inizio stagione, inoltre, il tecnico ha piú volte attaccato pubblicamente le seconde linee con l’intento di stimolarli a dare sempre il massimo: questa peró può essere un’arma a doppio taglio ed il rischio di creare fratture insabili nello spogliatoio resta elevato; consigliamo quindi anche al tecnico di rivedere nel 2016 la sua strategia comunicativa almeno verso l’esterno in modo da proteggere e difendere il gruppo.
  • Rosa: nonostante la mini rivoluzione estiva ed i quasi 90 milioni spesi solo per i cartellini dei vari Bacca, Romagnoli, Bertolacci, Luiz Adriano e Kucka la rosa non si é dimostrata essere al livello delle dirette concorrenti soprattuto nel reparto di centrocampo. Il paradosso é che da alcuni anni il Milan mette insieme delle rose sovradimensionate ma, allo stesso tempo, mal assortite e carenti di qualitá. Per tornare a lottare per traguardi importanti nel 2016 ci sará bisogno di un cambio di rotta con l’organico che dovrá essere innanzitutto sfoltito e poi puntellato solamente con innesti di qualitá. Per Gennaio si prevedono, tuttavia, solamente movimenti minori o comunque con un saldo entrate-uscite vicino allo zero ma la speranza é quella che la Societá riesca comunque a puntellare difesa e centrocampo con uomini funzionali al nuovo modulo voluto dal mister. Per Giugno, soprattutto se dovessero finalmente arrivare soldi freschi da Mr. Bee, i tifosi si aspettano una campagna acquisti importante, funzionale al progetto tecnico e tattico e che non si basi solamente sui soliti procuratori e sugli esuberi delle grandi del calcio Europeo.
  • Questi sono i propositi principali che ci sentiamo di sottoscrivere e, su cui, ci auguriamo la Societá lavori per riconsegnare ai tifosi rossoneri una squadra degna del Milan, quello vero e che ci ha fatto innamorare. Il 2016 sará un anno decisivo sia a livello di campo che, soprattutto, societario e per tornare grandi non va sbagliata nessuna mossa: buon 2016 nuovo (vecchio) Milan!!!

    Gaetano De Pippo