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Milan, difesa: un rinnovo, due arrivederci e due addi. Il punto

Edoardo Lavezzari

A poche settimane dal termine del campionato il Milan sembra avere le idee chiare sulla difesa. Ecco come cambieranno i rossoneri

LA CERTEZZA

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Mancano ancora otto partite al termine della stagione e il futuro del Milan e Sinisa Mihajlovic sono ancora da decidere. Eppure, in via Aldo Rossi, iniziano ad avere le idee chiare sulla squadra che verrà, soprattutto per quanto riguarda la difesa, dove non mancheranno le novità. Soprattutto in uscita. L'unico certo di restare è Alessio Romagnoli, pilastro della difesa rossonera del presente e del futuro, poi tante novità. Scopriamo quali:

LA CONFERMA

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Dopo una stagione passata quasi interamente in panchina e tante voci su un addio che sembrava francamente inevitabile, Cristian Zapata si è ripreso il Milan nel giro di poche settimane. Il merito? Una grandissima prestazione a Napoli contro Higuain (annullato) e soprattutto una ritrovata intensità a livello mentale. Il colombiano infatti, a livello atletico, è uno dei migliori centrale della Serie A, ma spesso difetta di testa. Di recente però abbiamo visto uno Zapata diverso, attento, determinato. Un giocatore simile a quello, perfetto, della prima metà del 2013. Per questo il rinnovo, a fine stagione, sembra quasi scontato.

L'ENIGMA

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Arrivato nel silenzio generale la scorsa estate, Rodrigo Ely è stato protagonista di un precampionato da incorniciare, tanto che molti pensavano a una coppia fissa con Romagnoli, un duo giovanissimo (l'ex Roma è un classe '95, Ely è del '94) e vincente. Le cose, però, sono andate in maniera ben diversa. In campionato, dopo due presenza da titolare semidisastrose, Ely è stato accantonato, poi un brutto infortunio lo ha tenuto ai box per diversi mesi. Che il ragazzo non sia, ancora, da Milan sembra evidente, ma le potenzialità ci sono e soprattutto Mihajlovic sembra credere in lui. La cessione, a fine stagione, è praticamente sicura, ma non è da escludere un prestito, magari in Serie B, perchè il Milan, in fondo, crede ancora nel giocatore.

IL FUTURO

LO SCONTENTO

IL NOSTALGICO

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Arrivato nell'estate del 2014 a costo zero, Alex sembrava l'ennesimo parametro zero sbagliato da Adriano Galliani. Tanti, troppi, infortuni lo hanno tenuto lontano dal campo la scorsa stagione. Quest'anno, recuperato fisicamente, l'ex Chelsea e PSG ha mostrato di essere ancora un grande centrale, ha presto per mano Romagnoli e guidato la difesa rossonera nel momento migliore della stagione. Una favola a lieto fine allora? Non proprio perchè Alex, come tantissimi conterranei, a 33 anni, inizia a soffrire di quella "Sausade" tipicamente brasiliana che, con ogni probabilità, lo porterà a trasferirsi al Santos, squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta nel lontano 2002.