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MILAN, APRI GLI OCCHI: SERVE UN CENTROCAMPISTA

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  In principio fu Iturbe. Quindi Cerci. Passando per Campbell, Ayew, Ben Arfa. Ed in conclusione i piani “B” e “C” Taarabt e Pandev. Il leit motiv del calciomercato rossonero è la caccia ad un esterno...

Daniele Triolo

In principio fu Iturbe. Quindi Cerci. Passando per Campbell, Ayew, Ben Arfa. Ed in conclusione i piani “B” e “C” Taarabt e Pandev. Il leit motiv del calciomercato rossonero è la caccia ad un esterno d'attacco. Preferibilmente mancino ma in grado di giocare a destra per rientrare sul piede preferito ed andare alla conclusione a rete. A Filippo Inzaghi è stato promesso un solo rinforzo all'attuale organico, e l'allenatore ha indicato come priorità un altro attaccante.

Ad essere sinceri, numericamente l'attacco potrebbe anche essere, per citare una frase tanto cara all'amministratore delegato all'area sportiva, Adriano Galliani, “a posto così”. Nel 4-3-3 con il quale il Milan disputerà il prossimo campionato (esordio in casa domenica 31 agosto, ore 18, al 'Meazza' contro la Lazio), Mario Balotelli (24) e Giampaolo Pazzini (30) copriranno il ruolo di punta centrale, mentre Stephan El Shaarawy (22), Jérémy Menez (27), a sinistra, e M'baye Niang (20) e Keisuke Honda (28), a destra, lotteranno per la titolarità sulle fasce.

Quello che realmente contribuirebbe ad alzare il tasso tecnico della squadra, e che servirebbe per completare un settore piuttosto carente in termini di uomini, è un centrocampista di qualità. Attualmente, il Milan conta solamente su sette centrocampisti: Bryan Cristante (19), Nigel De Jong (30), Michael Essien (32), Riccardo Montolivo (29), Sulley Muntari (30), Andrea Poli (25) e Riccardo Saponara (23). Un po' pochi per affrontare un torneo duro, molto fisico, come la serie A italiana e dove, soprattutto, le squadre che lottano ai vertici, concentrano proprio nella zona mediana del campo i loro elementi di forza: la Juventus, per esempio, schiera Pirlo-Vidal-Pogba-Marchisio, mentre la Roma replica con De Rossi-Pjanic-Strootman-Nainggolan.

E il Milan? Si prova a reinventare Saponara nel ruolo di mezzala sinistra, ma per il ragazzo si è riaperta l'ipotesi di un trasferimento in prestito ad Empoli negli ultimi giorni di mercato, e va ricordato che Montolivo starà fuori fino ad inizio 2015. Tradotto: i soli Muntari, Essien, Poli e De Jong, uomini di sostanza ma che non brillano notoriamente per qualità tecnica, non potranno bastare ad arginare la forza d'urto di formazioni meglio attrezzate. Quindi, perché non destinare all'acquisto di un centrocampista di classe i 10 milioni di budget che il Presidente Silvio Berlusconi avrebbe messo a disposizione per l'esterno d'attacco?

In Italia, il giovane Daniele Baselli (22) dell'Atalanta potrebbe valere la pena di un investimento, così come in Europa sono due i prospetti interessanti tenuti sotto osservazione dal club di Via Aldo Rossi, e cioè i francesi Adrien Rabiot (19) del PSG e Clement Grenier (23) dell'Olympique Lione. Giocatori giovani, forti, dal futuro assicurato, che rappresenterebbero dei punti fermi sul quale costruire il Milan che verrà. Al contrario, anche in questo caso, la dirigenza, sempre ammesso che si riesca a racimolare qualche spicciolo per un innesto a centrocampo, avrebbe deciso di intensificare i contatti con quello che costa di meno, cioè Blerim Dzemaili (28), in uscita dal Napoli: elemento valido, certamente, ma atleta già fatto e finito, senza ulteriori margini di miglioramento. Un'opportunità, più che un acquisto per presa conoscenza di una reale necessità.

Senza tanti soldi a disposizione, ovviamente, non è facile fare mercato. E Galliani ha tutte le attenuanti del caso. Spesso, però, per centrare grandi affari e costruire squadre vincenti basta un minimo di strategia e di programmazione. Che al Milan, in questo particolare momento storico, sembrano essere totalmente assenti.

Daniele Triolo

 

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