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ESCLUSIVA PM – Prati: “Attacco deludente. A Donnarumma serve serenità”

Stefano Bressi

A una giornata dalla fine del campionato, ai microfoni di PianetaMIlan.it, ha parlato Prati, grande ex rossonero, per fare un bilancio di annata e bomber.
01:08 min

Il campionato si è ormai quasi concluso e, a una giornata dalla fine, il Milan deve difendere il sesto posto dagli attacchi dell'Atalanta, contro cui ha pareggiato ieri. L'annata non è stata di certo esaltante, ma ora serve un ultimo sforzo per poi ripartire da capo l'anno prossimo. Di certo uno dei limiti della squadra rossonera è stato la capacità di trovare la rete. Allora, noi di PianetaMilan.it abbiamo sentito in esclusiva uno che di gol se ne intende: Pierino Prati, leggenda rossonera. L'ex attaccante ha fatto un bilancio della stagione e si è soffermato, appunto, sulle difficoltà dell'attacco attuale, oltre che sulle prospettive future. Ecco le sue parole.

Doppio ex di Milan e Fiorentina, i rossoneri si giocano il sesto posto. Riusciranno a ottenerlo?

"Con la Fiorentina ho giocato poco... Il Milan ormai è in Europa comunque vada, mentre la Fiorentina è praticamente fuori al 100%. Quindi non ha grandi grandi obiettivi. Hanno passato un periodo di forma eccezionale, mentre ora sono in calo e quindi sarà anche difficile trovare stimoli. Il Milan invece ha fatto una buona prestazione con l'Atalanta. Non era facile fuori casa. Al di là del match con la Juventus, in cui ha subito tanto, anche con l'Atalanta il Milan ha giocato bene. Soprattutto ha avuto una buona reazione dopo la scoppola che abbiam preso in Coppa Italia. Una prestazione del genere dovrebbe rincuorare. Il brutto momento sembra superato".

In caso di sesto posto la stagione è salva o senza Champions è comunque un disastro?

"È un'annata in cui è stato messo tutto a nuovo. Era normale ci fosse qualche problema... Non è facile creare un gruppo di giocatori e una squadra che sia subito ad alti livelli. L'inizio è stato molto brutto e si è creato un clima, anche tra i tifosi rossoneri, non da Milan. Però c'è stato l'arrivo di Gattuso che è riuscito a dare un'impronta e a fare qualcosa di buono. Ora su quel qualcosa di buono bisogna inserire dei giocatori forti".

Il Milan ha avuto i problemi principali in attacco. Da ex attaccante, colpa dei bomber o del gioco?

"Sono tre punte e solo Cutrone ha fatto molto bene. Considerando anche che è molto giovane. Nessuno si aspettava potesse dare ciò che ha dato. La delusione sono state le altre due. Tutti ci credevano, ma soprattutto André Silva non si capisce bene perchè non riesca a giocare ad alti livelli. Kalinic è un buon giocatore, una buona sponda, ma non è quel giocatore da 25-30 gol. Per ritornare davanti bisogna prendere almeno uno o due grandi bomber. Quelli attuali sono stati negativi 2 su 3".

Dovesse consigliare un attaccante a Mirabelli?

"Cominciamo a dire che Mirabelli, tra i tanti giocatori che abbiamo preso, con l'arrivo di Gattuso si è visto che ci sono giocatori di buonissimo livello. Non saranno grandissimi, ma ci sono anche dei giocatori d'esperienza che possono aiutare. Chiunque arrivi, deve essere davvero forte. Devono essere bravi a inserirsi nel contesto che comunque secondo me è già buono. Serve una chioccia e un giocatore decisivo".

Meglio uno esperto dunque, invece che un altro giovane come potrebbe essere Belotti?

"Beh Belotti ha fatto vedere, più l'anno scorso che quest'anno visti i problemi, che ha carisma ed è abituato a giocare e segnare tanti gol. Dobbiamo spendere su un giocatore che dia garanzie, che sia certa fonte di gol. Se si prendono questi giocatori ne traggono beneficio anche gli altri che stanno attorno. Prendere un grande attaccante è la cosa più importante, perchè tante volte siamo arrivati nell'area avversaria, ma manca chi la butta dentro".

Chiusura sull'argomento più caldo: Donnarumma. Rottura definitiva e cessione inevitabile o meglio tenerlo e provare a sanare?

"Non siamo aggiornati in modo completo su ciò che potrebbe accadere e su ciò che è accaduto. Non si riesce a capire bene questa situazione. Ci possono essere più modi in cui può andare a finire. Ora c'è un rapporto che bisogna risanare. Si è creata una piaga su certe cose e mi sembra che un ragazzo ancora così giovane potrebbe pagare caro. Deve ritrovare tranquillità. Se resta così è un macello, viene criticato a ogni cosa. È forse il portiere che ha creato più clamore, il Milan lo sta gestendo nel migliore dei modi, perchè può essere pericoloso avere in porta un ragazzo che sta diventando grande, ma ancora non lo è".

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