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Milan-Napoli, tanta voglia e poca qualità: il replay martedì in Coppa Italia

Lorenzo Insigne, giocatore del Napoli (credits: GETTY images)

Milan-Napoli, anticipo della seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A, finisce con il risultato di a 0 a 0: molta voglia ma poca qualità

Salvatore Cantone

Come viene riportato dalla Gazzetta dello Sport, questo Milan-Napoli finisce a reti bianche. Pareggio tutto sommato giusto, anche sono i rossoneri ad avere l'occasione più limpida con Musacchio, che stava per segnare un gol splendido in semi rovesciata, ma Ospina è stato molto bravo.

PIATEK E PIATEK - La nota più positiva per il Milan è probabilmente l'ingresso di Piatek, che stretto tra Koulibaly e Albiol, non proprio gli ultimi arrivati, ha creato subito grattacapi alla difesa partenopea, dimostrando grande personalità. Male invece Paquetà, che non è riuscito a esprimersi al meglio: troppo lontano dalla porta, al brasiliano serve tempo per entrare perfettamente nei meccanismi della squadra. Ancelotti, allenatore del Napoli, cerca in tutti i modi la vittoria, visto il tridente iniziale composto da Insigne, Milik e Mertens, ma la squadra non recepisce il messaggio: gli azzurri sono sembrati piuttosto pigri, con l'attacco che complessivamente ha fatto troppo poco per portare a casa i tre punti.

DIFFERENZE - Come detto, il pareggio è giusto, ma ci sono tante differenze tra il Milan e il Napoli. I partenopei, ad esempio, non hanno un Kessie o un Bakayoko, e infatti Ancelotti ha varato un tridente tutto offensivo per sostituire Allan, ma la vera differenza è la fase di non possesso: gli azzurri difendono correndo in avanti, in modo da recuperare velocemente il pallone, mentre i rossoneri si abbassano per lasciare poco spazio alle spalle della difesa, ma in questo modo ribaltare l'azione diventa molto più complicato. Insomma, il Napoli avrebbe potuto fare qualcosa in più visto il rendimento non all'altezza di Mertens e Insigne, mentre il Milan tutto sommato può essere soddisfatto, ma Gattuso deve trovare il modo di iniettare maggiore qualità nel gioco:  Calhanoglu oggi è l'emblema di quanto poco crei la squadra.

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