Tra Paratici e Allegri, ha ricordato la 'rosea', i rapporti si erano freddati nel 2019, quando l'allenatore livornese ha salutato la Juventus. Lo aveva licenziato l'allora Presidente Andrea Agnelli, su consiglio del vicepresidente Pavel Nedvěd e dello stesso Paratici. L'obiettivo di quella Juve, infatti, era cercare un calcio più spettacolare, più 'europeo', per provare a vincere la Champions League (due finali perse con il binomio Paratici-Allegri, nel 2015 e nel 2017, contro Barcellona e Real Madrid).
Il rapporto, freddatosi nel 2019, si è ricomposto con il tempo
—Motivo per cui i bianconeri puntarono prima su Maurizio Sarri, poi su Andrea Pirlo. Inevitabile l'iniziale freddezza tra i due. Poi, però, il rapporto si è ricomposto con il tempo e si sono riavvicinati grazie a ... Londra. I due si sono ritrovati più volte a vedere partite di Premier League. Allegri per studiare l'inglese e perché ama la Capitale britannica; Paratici perché, nonostante la squalifica, si è tenuto aggiornato guardando le gare dal vivo e in tv.
Ora, dinanzi la prospettiva di dover ricostruire un Milan vincente, Paratici avrebbe pochi dubbi su quale allenatore italiano puntare: chi, se non Allegri? È il tecnico (in attività) con più campionati in bacheca e ha dimostrato di “cavarsela” anche in Europa. È chiaro però che Allegri non ha come unico sponsor Paratici: anche Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimović e Geoffrey Moncada lo stimano. E se lo svedese durante la prima esperienza comune al Milan ha avuto con lui da ridire per alcune decisioni tattiche, la stima per il professionista è rimasta. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, almeno due nuovi difensori: ecco gli obiettivi >>>
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