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Theo Hernández, piccolo calo: nel derby servirà la sua miglior versione

Daniele Triolo

Theo Hernández ha disputato un match in chiaroscuro a 'San Siro' in occasione di Milan-Verona. Domenica prossima, contro l'Inter, servirà che faccia di più

"NEWS MILAN - Ieri pomeriggio, a 'San Siro', in occasione di Milan-Verona, il Diavolo non è andato oltre l'1-1, con Hakan Çalhanoglu che, al 29', ha ristabilito la parità su calcio di punizione dopo l'iniziale vantaggio ospite siglato da Davide Faraoni, abile ad inserirsi in area piccola su suggerimento del centrocampista Mattia Zaccagni.

"Faraoni è stato bravo ad approfittare della dormita, in fase difensiva, di Theo Hernández, che si è fatto sorprendere alle spalle dall'esterno veronese, il quale, di tacco, ha fulminato Gianluigi 'Gigio' Donnarumma sotto misura. Ad onor del vero, non si è trattato del primo errore di Theo Hernández nelle retrovie nel corso del campionato, sebbene gli altri siano stati mascherati da una stagione vissuta a mille all'ora, tra gol, prodezze ed impetuose cavalcate nella metà campo avversaria.

"L'annata di Theo Hernández, infatti, è da considerarsi ampiamente positiva. Il numero 19 rossonero, prelevato la scorsa estate a titolo definitivo dal Real Madrid per 20 milioni di euro, ha avuto un impatto devastante nel mondo Milan e non è un caso se, ad oggi, è il capocannoniere della squadra di Stefano Pioli davanti al ceduto e già poco rimpianto Krzysztof Piatek.

"Theo Hernández ha stupito tutti per falcata, progressione, tecnica unita alla rapidità e per l'abilità a far male sotto rete: ha già fatto piangere Ionut Radu, portiere del Genoa, poi Pau López (Roma), Luigi Sepe (Parma), Lukasz Skorupski (Bologna) e Juan Musso (Udinese), con la ciliegina del gol in Coppa Italia contro Etrit Berisha della Spal. Sei, importantissime reti per le sorti stagionali del Diavolo.

"Sei squilli di un fuoriclasse in erba, che tanto ricorda il primo Gareth Bale, quello nato terzino sinistro nel Tottenham e, successivamente, spostato gradualmente a giocare in attacco. È dai tempi di Serginho che il Milan non poteva contare su un elemento, a sinistra, dotato di queste incredibili attitudini alla spinta, all'assist, all'inserimento in zona-gol. In occasione di Milan-Verona, però, Theo Hernández è sembrato accusare un piccolo calo. Fisiologico, naturale, può succedere. Stavolta, però, la sua disattenzione in difesa è costata cara al Milan ed il francese non ha avuto poi la forza, fisica e mentale, di farsi perdonare in attacco.

"Domenica prossima, 9 febbraio, alle ore 20:45 si disputerà il derby di Milano, un attesissimo Inter-Milan, partita di alta caratura. E quando il gioco si fa duro, i duri (ri)cominciano a giocare. Al Milan servirà la miglior versione di Theo Hernández per avere più chance di poter aver la meglio sui cugini nerazzurri, lanciati nella lotta Scudetto con Juventus e Lazio: dovrà essere molto attento, sul suo versante, alle incursioni di Antonio Candreva o Ashley Young (a seconda delle scelte tattiche che opererà Antonio Conte) e, al contempo, mantenere intatte e inalterate le sue peculiarità offensive.

"L'Inter, infatti, non disporrà di Alessandro Bastoni, squalificato e, come centrale destro nella difesa a tre di Conte, potrebbe rivedersi Diego Godín, il quale, per passo, potrà soffrire, non poco, gli assalti di Theo Hernández, chiamato a rispondere 'presente' alla nuova interrogazione dopo aver incamerato una sufficienza scarsa all'ultima verifica rossonera. Un altro calciatore del Milan non ha brillato contro il Verona: per l'analisi, numeri alla mano, del suo match, continua a leggere >>>

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