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Shevchenko: “Milan, credi allo scudetto. Ibrahimovic? Incredibile” | News

Salvatore Cantone

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco cosa ha detto

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS: L'INTERVISTA A SHEVCHENKO

MILAN NEWS - Andriy Shevchenko, ex giocatore del Milan, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. In primo piano ovviamente il grande momento che sta attraversando la squadra rossonera: "È un grande momento, per tutto il gruppo. Allenatore, squadra, dirigenti. Tutti hanno lavorato bene, il Milan è diventato un’orchestra. È una squadra, è questo che mi piace. E Ibrahimovic la dirige bene, ma non sottovaluterei i meriti di Pioli".

Che cosa ha portato il tecnico al Milan?

"Certamente un atteggiamento propositivo e molta serenità. Il Milan stupisce per i risultati che ha ottenuto dopo il lockdown, però anche prima si vedeva che stava cambiando pelle. Giustamente si tiene conto dell’aspetto psicologico, delle motivazioni, ma il Milan ha un gioco. È una bella squadra, ha una sua identità e questo porta risultati. Ha fatto tanti punti, tutti meritati, ma la cosa più importante è che ha trovato un suo stile e lo mantiene. Credo che questo piaccia molto ai tifosi".

Tifosi che la amavano e la amano e che adesso sono appesi a un nuovo idolo: Zlatan Ibrahimovic.

"Sta facendo cose incredibili alla sua età. È intelligente, ha capito che non poteva fare i metri che percorreva dieci anni fa e sta cambiando pelle. È bello da vedere. Fa salire la squadra, parla con i più giovani, si fa carico delle pressioni. Ha entusiasmo, fisico, mentalità. Con lui il Milan non può che crescere. La squadra si appoggia a lui, ma ha l’atteggiamento giusto e si vedeva anche qualche mese fa".

Sa che Ibrahimovic l’ha nuovamente eguagliata segnando in sei partite consecutive?

".Mi fa piacere e gli auguro di fare ancora tanto di più. Il Milan è sempre nel mio cuore e i momenti d’oro del Milan mi rendono contento. Dopo tante stagioni incerte ora vedo una strada, oltre che un gioco riconoscibile, come ho detto".

C’è chi fa notare i problemi della Ibradipendenza.

"Non so se si tratti di Ibradipendenza, so che il Milan ha trovato il suo equilibrio. In ogni squadra c’è un campione che incide più di altri, non ci vedo nulla di speciale. E poi il Milan ha vinto anche quando non c’era Zlatan in campo. Segno che il meccanismo funziona e la mentalità è giusta".

Con questo Ibra trascinatore il Milan può pensare di vincere lo scudetto?

"Ha cominciato benissimo dopo aver finito benissimo, sono stagioni strane e bisogna vivere giorno per giorno, ma per come sta andando adesso certo che può puntare a vincere il campionato. Forse è presto per dirlo e l’importante è tenere i piedi per terra. Però davvero questa squadra ha lo spirito giusto e deve mantenerlo. Ibra è un grande catalizzatore di energie, ma tutti stanno facendo la propria parte nel modo migliore".

Ma lei è stupito del rendimento di Zlatan?

"Conosco molto bene il suo gioco. Non gli manca niente. Tecnica, fisico, personalità. Come ho sempre detto, finché ha questa voglia di giocare giocherà. E mi pare che non abbia alcuna intenzione di smettere, come se il meglio dovesse ancora arrivare. Per questo è così bello vederlo giocare".

È simile a Cristiano Ronaldo per professionalità e attitudine?

"È Ibrahimovic e nessun fuoriclasse è uguale a un altro. Come Cristiano, è un giocatore di livello altissimo. La loro presenza fa bene alla Serie A, ma questo è scontato".

Se fosse un dirigente del Milan, farebbe firmare un altro contratto a Ibrahimovic, anche se a fine stagione sarà vicino ai quaranta?

"Perché no? Visto quello che sta facendo adesso, mi fiderei di lui. È un professionista eccellente e come ho sempre detto può giocare quanto vuole se ha le motivazioni per farlo. Mi pare che stia dimostrando di averne in quantità".

Lei è il c.t. dell’Ucraina. Se fosse c.t. della Svezia, lo chiamerebbe?

"Se lui volesse lo chiamerei senza dubbio. Mi pare in forma smagliante, gioca e si diverte. Non gli serve altro. In questo momento è la testa che conta, al di là di fisico e di una tecnica eccellente".

Il Milan, che anche senza volerlo diventa sempre più ambizioso.

"Andare per gradi è necessario e capisco la prudenza dei dirigenti. Sono stati anni complicati, con tanti cambiamenti, meglio non lasciarsi andare a proclami. Ma veder giocare questi ragazzi intorno a Ibrahimovic è così bello. Sono freschi, pieni di energia. Credo che Zlatan abbia trovato l’ambiente giusto per la sua maturità. È un giocatore più incisivo e il Milan fa bene a tenerselo stretto. È importante perché segna, ma anche perché crea per gli altri".

Quindi con Ibra si può volare?

"Spero che il volo continui fino alla fine del campionato, sempre mantenendo la giusta dose di razionalità. Ibra e Pioli sono piloti straordinari, fidiamoci di loro".