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Lo scopritore di Bonaventura: “Taciturno, ma con personalità importante, sin da piccolo”

Daniele Triolo

Alessio Pala, colui che ha scoperto Giacomo 'Jack' Bonaventura, ha ricordato i primi passi del centrocampista marchigiano nel mondo del calcio
03:21 min

Alessio Pala, lo scopritore di Giacomo 'Jack' Bonaventura, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di 'Radio Rossonera' sul 29enne centrocampista marchigiano in forza al Milan dal 2014. Queste le dichiarazioni di Pala:

Su cosa lo colpì in Bonaventura: “Diciamo che fui fortunato nell’essere al posto giusto al momento giusto. Nel gruppo di piccolini della scuola calcio di San Severino Marche c'era lui e durante alcune esercitazioni tecniche mi accorsi che era veramente portato; oltretutto era lui che faceva vedere agli altri come andassero fatte, era un ragazzo davvero molto coordinato”.

Sul fatto di vederlo con la maglia del Milan: “Non me l'aspettavo, perché a quell’età non puoi immaginare il tipo di carriera anche perché ci sono da attraversare dei passaggi di crescita fisici, tecnici e caratteriali. Incontrai nuovamente Bonaventura 5 anni dopo, quando ne aveva 15. Noi non lo portammo subito all’ ma in un’altra scuola calcio: la cosa difficile fu convincere la famiglia ma i suoi genitori si sono dimostrati bravi e speranzosi. Giocò con me il trofeo Beppe Viola e dopo lo portammo all’Atalanta”.

Sul carattere del giocatore: “È un po’ di anni che non lo vedo, ora certamente è un uomo e non posso giudicarlo. Quando era piccolino era un tipo taciturno ma molto sereno e motivato. Mostrava già una personalità importante e lo ricordo come un bravissimo ragazzo”.

Sul suo ruolo naturale in campo: “Premesso che chi sa giocare bene può farlo ovunque, io lo impostai inizialmente come mezzala in un centrocampo a 3; poi fece anche il trequartista ed infine l’esterno alto nel 4-4-2 dell’Atalanta di Stefano Colantuono, ruolo che gli ha permesso di allenarsi nella corsa. Ad ogni modo, per me il suo ruolo naturale è quello di mezzala viste le sue abilità, il suo senso del goal e una non velocità non elevatissima”.

Sui possibili margini di miglioramento: “Ha 29 anni e si trova nel pieno della sua maturità calcistica e giocare sia nel Milan che nella Nazionale è già un grande traguardo. Per me può ancora migliorare se riesce a mostrare maggiore costanza sia in fase realizzativa che di rifinitura; il gol contro il Napoli dimostra quanto sia bravo tecnicamente. Di lui apprezzo che già con il primo controllo di palla prepara la giocata successiva”.

Sul Milan di Gennaro Gattuso: “Mi piace molto molto anche perché è una squadra in costruzione formata da tanti giocatori italiani cresciuti anche nei vivai. Nelle altre big non ci sono così tanti giocatori di questo tipo come nel Milan; ragione per cui la squadra rossonera mi piace più delle altre”. Anche ad Alessandro Del Piero, bandiera della Juventus, il Milan piace, eccome: !

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