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Gandini: “Il Presidente Berlusconi sta vendendo il Milan ad un fondo cinese”

Daniele Triolo

Umberto Gandini, direttore organizzativo del Milan, ha confermato l'imminente cessione del club rossonero ad un fondo cinese: le sue dichiarazioni

, direttore organizzativo del Milan, è stato intervistato da 'Sports Illustrated', rispondendo a vari interrogativi relativi al passato, al presente ma, soprattutto, al futuro della società rossonera. Gandini ha anche confermato, nei fatti, l'imminente cessione del Milan ai cinesi, con la firma del contratto preliminare di vendita ormai dietro l'angolo. “Come in ogni cosa nella vita, specialmente nello sport, ci sono cicli. Nel trentennio di presidenza Berlusconi e, personalmente, sono stato parte della dirigenze in sei finali di Champions League, con un record del 50%. Ogni grande giocatore arrivava al Milan, ora molte cose sono cambiate. La Serie A non è più la destinazione principale: l'economia in Europa e in Italia non è più stata così solida e questo ha portato all'avvento di nuovi investitori -ha detto Gandini -: , anche Massimo Moratti ha venduto il club quando nessuno se l'aspettava, ora già ceduto a investitori cinesi. E per quanto ci riguarda, stiamo attraversando lo stesso processo: che dovrebbe essere completato . Anche il Presidente Berlusconi ”.

“Sarà un cambio culturale certamente shock in un certo senso, perché questo è stato un club mantenuto dalla stessa famiglia per 30 anni e diversi mesi. Ora ci ritroviamo a fronteggiare nuovi proprietari e, speriamo, nuovi capitali e nuove idee. Cercheremo di recuperare con nuovi investimenti la posizione che pensiamo ci appartenga nel panorama italiano ed europeo. Dobbiamo ancora valutare cosa i nuovi proprietari vorranno implementare - ha proseguito Gandini -: sappiamo che ci sarà un grande e forte piano di investimenti relativo alla squadra e al management e nel lato commerciale, dove nuove entrate aiuteranno il club a riguadagnare posizioni in campionato. Ma la vendita è sostanzialmente ancora in corso, non c'è ancora stata la firma e oltretutto le informazioni non sono abbastanza per permetterci di descrivere davvero cosa succederà”.

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