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Milan-Frosinone, le possibili chiavi tattiche del match

Renato Panno

Una partita fondamentale per il Milan per cercare di raggiungere la Champions, obiettivo stagionale mai nascosto. Le chiavi tattiche di Milan-Frosinone

ULTIME MILAN - Ancora nulla è perduto anche se tutto si è maledettamente complicato per il Milan che, prima del derby, occupava addirittura il terzo posto in classifica. Gli acquisti di Krzysztof Piatek e Lucas Paquetà avevano regalato ai rossoneri tecnica, gol ed entusiasmo prima di un tracollo che era difficilmente prevedibile.

Gennaro Gattuso aveva avvertito i suoi nella conferenza stampa precedente al derby che un'eventuale sconfitta avrebbe potuto lasciare strascichi psicologici importanti e infatti tutto quello che l'allenatore rossonero temeva è accaduto. In nove partite disputate sono stati solo 11 i punti conquistati con conseguente smarrimento di un'identità che fino a quel momento sembrava saldissima.

Ma per i rossoneri non è il momento di piangersi addosso, bisogna soltanto guardare al futuro prossimo chiamato Milan-Frosinone. Se si analizza il prossimo turno di Serie A, il calendario sorride al Milan che affronterà, in un 'San Siro' gremito, una squadra ormai retrocessa in Serie B. Aggiungendo poi che l'Atalanta sarà impegnata all'Allianz Stadium contro la Juventus non c'è che da sperare nel ribaltone in zona Cesarini.

Dal campo delle possibilità bisogna però trasferirsi su quello pratico, sui verdetti concreti che soltanto il campo è in grado di dare. Il Frosinone se la giocherà perché non è ancora in vacanza e, nonostante possa essere completamente inutile ai fini della classifica, fare una bella figura sarebbe un bel premio di consolazione per giocatori e tifosi.

I ciociari arrivano dalla pesante sconfitta casalinga contro l'Udinese che potrebbe essere un'arma a doppio taglio: sarà positiva o negativa la reazione della squadra di Baroni? Ai posteri l'ardua sentenza. Gattuso e il suo staff dovranno certamente preparare bene la partita perché è sempre insidioso giocare contro una squadra che non ha nulla da perdere.

Innanzitutto le squadre scenderanno in campo con un sistema di gioco non a specchio: il Milan si schiererà con il 4-3-3 a differenza del 3-5-2 più conservativo del Frosinone. L'assenza pesante per i rossoneri sarà quella di Paquetà, forse l'unico in grado di dare imprevedibilità alla manovra con la sua classe. Senza di lui i riflettori saranno puntati certamente su Suso e Calhanoglu, protagonisti non a caso della vittoria esterna contro la Fiorentina.

Il gioco ruoterà su di loro per cercare di scardinare un Frosinone chiuso in difesa e pronto a ripartire. Il sistema ciociaro occupa molto bene le fasce laterali, zona di competenza preferita dal numero 8 rossonero. Considerando il quinto di sinistra a centrocampo, il terzo centrale e la mezzala, Suso potrebbe trovarsi completamenti imbottigliato e farebbe passare un'altra giornata nera all'isolato Piatek, non potendo fornire nessun tipo di suggerimento.

Ed è qui che entrerebbe in scena Calhanoglu che, partendo da una posizione leggermente più arretrata potrebbe proporsi in avanti a fari spenti come in occasione del colpo di testa al Franchi. Lo stesso discorso vale per Kessie che con la sua fisicità può sparigliare le carte a favore del Milan. Una soluzione non favorevole prevede i cross dei terzini perché il numero 19 rossonero si troverebbe a dover battagliare contro i tre centrali del Frosinone e difficilmente avrebbe la meglio.

La parola chiave sarà quindi imprevedibilità e dovrà necessariamente essere associata alla grinta e alla fame di vincere, qualità che nel Milan si vedono a stento in queste ultime partite. Se il Milan non dovesse raggiungere la Champions potrebbe sacrificare qualche giocatore, per saperne di più: continua a leggere >>>

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