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LETTERA A PM: “Calha-Gigio, 150 M buttati”. La nostra risposta

Matteo Ronchetti

Con Calhanoglu e Donnarumma il Milan ha perso l'occasione di fare ricche plusvalenze. Un fallimento di mercato imputabile alla dirigenza del Milan (Maldini e Massara). In tanti ci avete scritto così. Ecco la nostra opinione

Dopo l'addio di Hakan Calhanoglu ci avete scritto in tantissimi. In questi giorni abbiamo ricevuto valanghe di mail, ma vogliamo rispondere a una in particolare, che condensa il sentimento di molti tifosi. Con l'ingaggio del turco da parte dell'Inter, il Milan si è visto sfuggire un altro giocatore a parametro zero dopo Gigio Donnarumma. Un'altra plusvalenza facile buttata, s'è detto. Secondo l'ex ds rossonero Massimiliano Mirabelli, Maldini e Massara avrebbero addirittura perso 150 milioni di possibili entrate. Insomma, molti di voi parlano di un Milan che ha perso valore patrimoniale. E per questo mettono nel mirino la società. Di seguito, quindi, vi proponiamo la mail di un nostro assiduo lettore e la nostra risposta/opinione in merito.

LA LETTERA DEL TIFOSO

Gentilissimo Direttore,

[..] Il punto, cari amici rossoneri, è uno e uno soltanto. Secondo Transfermarkt, Gigio + Chala valgono 95 milioni euro (60 il primo, 35 il secondo).  Entrambi oggi se ne vanno a parametro zero.

Ora, al di là dei possibili commenti, del fatto che siano bravi o meno, traditori o no, eccetera eccetera, qualcuno mi dovrà spiegarecome si fa ad applaudire tanto da spellarsi le mani un Dirigente che fa volare via 95 milioni di euro. Sia ben chiaro: le colpe non sono certo tutte di Maldini, per carità. Però da qui ad incensare l’ex capitano di mille battaglie ce ne passa davvero.

Il danno per le casse rossonere è enorme ed è stato un errore letteralmente pagato a caro prezzo lasciarseli sfuggire in maniera misera, con tanto di beffa se ci sarà chi alla fine passerà dall’altra parte del Naviglio. Quanto accaduto serva da monito, per non farsi trovare l’anno prossimo nella medesima situazione, cominciando dal sistemare la questione Kessie.

La risolutezza utilizzata con Raiola deve essere declinata anche con quei tesserati che – legittimamente dal loro punto di vista – non volessero rinnovare, ma neppure cambiare aria. Senza incorrere in possibili cause di lavoro, troverei doveroso che la Società non facesse finta di nulla evitando nei casi limite di mandare in campo con troppa disinvoltura chi ha già la valigia pronta in mano per svincolarsi a parametro zero. Un bravo Dirigente comunque certe situazioni dovrebbe sentirle a naso. Altrimenti è meglio che cambi mestiere.

David Oddone

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