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UDINESE-MILAN

Milan, Pioli fa mea culpa: “Ho lavorato male nella preparazione alla gara”

Enrico Ianuario

Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni al termine della partita persa contro l'Udinese

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' parla della sconfitta del Milan contro l'Udinese e riporta le dichiarazioni rilasciate da Stefano Pioli al termine del match. Una partita in cui si è rivista una difesa vulnerabile, un centrocampo che ha fatto fatica e un attacco che fa acqua da tutte le parti. A ciò si aggiungono numeri non da Milan: i rossoneri hanno perso quattro delle ultime cinque trasferte di Serie A, tante sconfitte quante ne aveva registrate nelle precedenti 54 partite fuori casa. Inoltre ha sbagliato ancora una volta l'approccio alla gara e la squadra non ha saputo reagire dopo il deludente pareggio contro la Salernitana.

Questo 2023, almeno per quanto visto fino ad ora, è insufficiente per la squadra di Pioli. Su dodici partite di campionato la squadra ha trovato la vittoria in sole quattro occasioni (contro Salernitana all’andata, Monza, Torino e Atalanta). Poi tre pareggi (Roma, Lecce, Salernitana al ritorno) e cinque sconfitte (Lazio, Sassuolo, Inter, Fiorentina e Udinese). Sempre considerati i dati del nuovo anno, la difesa rossonera è la seconda peggiore del torneo dietro solo alla Cremonese. Oggi la Roma, qualora dovesse vincere contro la Lazio, avrà l'occasione per superare il Milan in classifica.

Al termine del match, uno stizzito Pioli ha fatto mea culpa per quanto (non) visto a Udine: "Quando una squadra sviluppa una partita così, in cui non siamo stati né precisi né attenti né intensi vuol dire che l’allenatore ha lavorato male nella preparazione alla gara. E’ stata una prestazione troppo bassa per il nostro livello. Sarebbe grave pensare già ai quarti di finale di Champions: raggiungere i primi quattro posti del campionato è troppo importante. Sono sicuramente deluso dal nostro lavoro, siamo stati sotto ritmo".

"Leao? Gli ho chiesto di essere incisivo, invece qualche volta è stato troppo lontano dalla porta. Quando gli arrivano pochi palloni tende ad abbassarsi: non può prendere palla così lontano dalla porta e poi dribblare 5-6 giocatori. Ma dopo una serata così non mi va di parlare dei singoli. Tutti dobbiamo fare meglio", ha proseguito Pioli. "Tornare al 4-2-3-1? Ci sta, valuteremo tutto. Faremo il necessario per tornare a giocare il calcio che ci piace di più e che siamo in grado di giocare. Assolutamente non mi aspettavo questo passo indietro, non c’erano segnali per un calo di tensione o altre situazioni tecnico-tattiche difficili. Invece, siamo partiti male e abbiamo finito peggio", ha concluso l'allenatore del Milan. Milan, l'attacco piange: quattro profili a parametro zero ideali per il Diavolo.

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