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Milan-Juventus: la società vuole una reazione, altrimenti sarà rivoluzione

Salvatore Cantone

Secondo quanto riportato da "Tuttosport", il Milan pretende una reazione immediata dopo la sconfitta nel derby: senza risultati sono tutti in discussione

NEWS MILAN - Come viene riportato da Tuttosport, il Milan, dopo la sconfitta nel derby, è tornato ad allenarsi in vista della partita di Coppa Italia contro la Juventus. Presenti nel centro sportivo di Milanello Maldini e Massara, che hanno evitato sermoni o toni duri. I giocatori sono consapevoli di dover cancellare il secondo tempo contro l'Inter, in cui nerazzurri sono riusciti a ribaltare una partita che si era messa in discesa per i rossoneri.

Ancora una volta si è riscontrata la debolezza psicologica di questa squadra, che non riesce a superare determinati scogli. Da questo punto di vista l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic ha aiutato molto, così come ha dimostrato il derby, ma certamente l'attaccante non può fare tutto solo. Dopo il primo tempo terminato 0-2 a favore dei rossoneri, toccava al resto della squadra conservare quanto creato e magari continuare a insistere per permettere a Ibrahimovic di essere ancora decisivo. E invece le cose sono andate nella maniera peggiore.

Il Milan ha chiesto alla squadra una reazione immediata, e dunque la partita di domani contro la Juventus sarà molto importante. Ci sia aspetta contro i bianconeri una reazione d'orgoglio, altrimenti proseguirà la rivoluzione iniziata a gennaio. La dirigenza, anche a costo di ridurre l'organico e incassare meno di quello che si poteva aspettando l'estate, ha deciso di tagliare i "rami secchi", iniziando così la rivoluzione: via Suso, via Rodriguez e via Piatek. Chi non dimostra di meritare la maglia del Milan in estate verrà ceduto: Conti e Calabria sono in bilico, così come Kessie e Calhanoglu, mentre Biglia saluterà sicuramente, visto che è in scadenza di contato.

Da monitorare infine anche la situazione di Stefano Pioli. La squadra sembrava avesse intrapreso la strada giusta nel 2020, ma il derby ha purtroppo mostrato quelle lacune che puntualmente si verificano da anni. Al tecnico non è stata chiesa la Champions, anche perchè Atalanta, Roma e Napoli sono squadre che hanno oggettivamente organici migliori, ma non arrivare neanche al sesto posto sarebbe una disfatta totale. A proposito di allenatori, ecco i profili seguiti dal Milan, continua a leggere >>>

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