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Longhi: “Il Milan non può prescindere da Suso. Su Piatek …”

Daniele Triolo

Bruno Longhi, giornalista sportivo, ha parlato dell'attuale momento che si vive in casa Milan, con il cambio di allenatore e possibili innovazioni tattiche

ULTIME MILAN - Bruno Longhi, giornalista sportivo, ha parlato dell'attuale momento che si vive in casa Milan, con il cambio di allenatore, da Marco Giampaolo a Stefano Pioli, e possibili innovazioni tattiche. Queste le dichiarazioni di Longhi ai microfoni di 'Sky Sport'.

"Pioli è uno che migliora i singoli e in questo modo migliora anche la squadra. Deve dare grande intensità al Milan, con Giampaolo teneva tanto palla ma non affondava mai. Rafael Leao è uno che ti dà intensità, così come Lucas Paquetá e Giacomo Bonaventura. Ovviamente poi dipende molto anche da cosa fanno durante gli allenamenti - ha sottolineato Longhi -. Jesús Suso? Molti dicono che sia la disgrazia del Milan, ma tutti gli allenatori si spaventano quando devono affrontare lo spagnolo perché è un giocatore che può inventare qualcosa da un momento all'altro. Per me il Milan non può prescindere da Suso che è il giocatore più tecnico della rosa milanista. E' lui che deve accendere la luce".

"Finora nel Milan si sono viste poche idee, ero convinto che Giampaolo potesse fare bene in rossonero - ha concluso Longhi -. Purtroppo le idee sono rimaste nella sua testa, in campo non si sono viste. Allenare a Milano e a 'San Siro' è diverso che farlo in altre piazze. Krzysztof Piatek? Uno dei lavori che deve fare Pioli è che il polacco non sia libero di mente e non venga incatenato dagli schemi". Intanto, sul fronte mercato, il Diavolo lavora già in ottica futura: per le ultime, continua a leggere >>>

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