INTERVISTE

Milan, Loftus-Cheek: “Ci sentiamo i migliori. Posso fare più di 10 gol”

Daniele Triolo Redattore 

Ruben Loftus-Cheek, centrocampista del Milan, si è raccontato a 'SportWeek', settimanale de 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco le sue parole

Ruben Loftus-Cheek, centrocampista inglese classe 1996 trasferitosi dal Chelsea al Milan durante l'ultima sessione estiva di calciomercato, ha parlato in esclusiva per 'SportWeek', settimanale de 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan, Loftus-Cheek si è raccontato a 'SportWeek': le sue parole

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Sul suo ultimo periodo al Chelsea: "Non giocavo quanto avrei voluto e andavo in campo in posizioni in cui non potevo esprimermi. L’ultima stagione è stata molto difficile".

Loftus-Cheek sui primi passi nel Milan: "Al Milan ho la mente libera e faccio la mezzala come mi piace: è come tornare bambini, quando si giocava a pallone senza pensieri. Questo è lo stato mentale in cui voglio andare in campo: in campo vuoi divertirti, goderti il tuo gioco, avere anche il piacere di lavorare duro. Se sei libero, giochi il tuo calcio migliore. E se tutta la squadra ha questo feeling, si possono fare grandi cose".

Sul Milan squadra più forte d'Italia: "Sì, ci sentiamo i migliori ma per queste cose … si vede alla fine".

Sul suo momento più felice nella vita, calcio a parte: "Non saprei scegliere un momento, più che altro a volte provo un senso generale di felicità per quello che ho, per gli amici della mia vita. Sono fortunato perché il denaro non è un problema e questo ti dà libertà. Sono grato per tutto questo".


Sul suo passato prima di soldi e notorietà: "La prima vacanza che ho potuto fare all’estero con la famiglia è stata a 16 anni: Ibiza. Più che altro restavo in strada con gli amici dopo la scuola, giocavamo a calcio, andavamo in bici. Anche lì ti sentivi libero".

Su cosa gli dà emozione adesso: "Mi piacciono le storie che ispirano, le biografie degli sfavoriti che arrivano dove non dovrebbero".

Sul libro che gli hanno cambiato la vita e perché: "The Untethered Soul, di Michael Singer. Mi piacciono i libri che mi danno libertà e pace interiore. Se sei in quello stato, quello che succede fuori non ti condiziona. Io penso che nella vita sia importante essere stabile e avere pace".

Sui suoi grandi obiettivi nella vita: "Nel calcio, voglio vincere lo Scudetto con il Milan. Fuori dal campo, non ci ho pensato molto. Voglio godermi il presente".

Loftus-Cheek su cosa è successo al Milan nel derby: "A volte nel calcio capita di avere una giornataccia e non te la sai spiegare, ma siamo stati bravi a metterci tutto alle spalle".

Sui leader nello spogliatoio del Milan: "Tutti, perché nessuno ha timore di far sapere che cosa prova o di incoraggiare gli altri. Mike Maignan però è quello che si sente di più, in campo e in spogliatoio: parla, incoraggia, ci trascina".

Su quanti gol vuole fare in questa stagione: "Posso segnarne anche più di dieci. Ne ho segnati dieci con Maurizio Sarri al Chelsea, ma quella volta sono diventato titolare solo nel finale di stagione. Posso andare oltre".

Sull'allenatore più deludente che ha avuto al Chelsea: "Ma no, la vita è così, non puoi ripensare al passato. Vai avanti, lascia correre, resta nel presente: io la penso così. Si vede che leggo quei libri, vero?".

Sul giocatore molto forte ma sottovalutato incontrato in Italia: "Io credo che il Bologna sia stato uno degli avversari più duri. Dico Joshua Zirkzee, il loro 9: è bravo".

"Voglio lo Scudetto. Leader? Maignan è quello che si sente di più"

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Loftus-Cheek sul più matto nel gruppo del Milan: "Alessandro Florenzi".

Su chi lotta più di tutti: "Malick Thiaw".

Sul più bello nel gruppo del Milan: "Direi Rafa Leao, è sempre alla moda".

Sul giocatore del Milan che si veste meglio: "Yacine Adli. Ha quel look casual, come un gentleman".

Sul preferire un abito elegante o una felpa: "Io sono un tipo da felpa, voglio essere comodo. A Milano però devo cominciare a vestirmi più elegante. Devo essere un gentleman anche io …".

Sul concerto più bello che ha mai visto: "I Coldplay, appena arrivato a Milano. San Siro è stato bellissimo".

Su com'è Milano per un londinese: "Per noi la vita è sempre Milanello-partita-trasferta-casa per riposare, però sono stato in Duomo e la città mi piace molto. Se posso vado da Off-White e da Louis Vuitton".

Sulla sua vita privata: "Sono single ... e felice".

Sul suo hobby più grande: "Il tennis, in estate gioco molto. Resto a fondo campo, uso molto il top spin e cerco di costruire il punto. Niente serve and volley, però gioco il rovescio a una mano".

Sui suoi tennisti preferiti: "Roger Federer, Novak Djokovic, ora mi piace molto Jannik Sinner".

Sul suo punto debole, qualcosa a cui non riuscirebbe a rinunciare: "Beh, ho appena visto il documentario su David Beckham su Netflix. A un certo punto, in un discorso con Gary Neville, si dice che il calcio è come una droga per l’adrenalina che arriva dalla gente. Per questo è difficile ritirarsi. Ecco, se ho una dipendenza, è dall’adrenalina da gol, l’adrenalina da vittoria". Milan e Juventus, sfida per un comune obiettivo di mercato >>>


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