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Baresi: “Il Milan è tutta la mia vita. L’avversario più forte? Maradona”

Alessio Roccio

MILAN NEWS - Franco Baresi, leggenda del Milan, oggi ambassador rossonero, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo 'Marca'

MILAN NEWS - Franco Baresi, leggenda del Milan, oggi ambassador rossonero, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo 'Marca'. L'ex numero 6 ha rivissuto la sua ventennale esperienza nel club che lo ha cresciuto.

Lei è considerato uno dei difensori più forti della storia. Può descrivere il suo stile?

"Sapevo che avevo talento, però capì che se volevo diventare il migliore dovevo lavorare duramente ed essere costante. Questi possiamo dire che sono stati gli aspetti che mi hanno fatto diventare quello che sono stato".

Ha giocato per vent'anni al Milan, può dirci che significa il club e la città di Milano per lei?

"Il Milan è tutta la mia vita, una passione. Andai lì quando ero un ragazzino e vinsi tutto quello che potevo vincere. Ho vissuto molte esperienze con il Milan, sia da calciatore che da dirigente. Ho conosciuto molte persone lungo un percorso che mi ha permesso di crescere e che mi ha portato a migliorare tantissimo. Considero Milano la mia città, mi piace la sua cultura, il suo cibo e la sua arte".

Capitano del Milan a 22 anni e comandò la squadra per gran parte della sua carriera. Come descrive quei momenti?

"Sono molto orgoglioso di avere avuto questa opportunità di rappresentare il Milan durante tutti quegli anni e di aver avuto la fascia per 15 stagioni. A 22 anni non ero pronto e preparato, però imparai molto durante il cammino. La mia voce mi offrì quella opportunità di essere un punto di riferimento per i miei compagni, per tenere alti i valori e non lasciare nulla indietro".

Lei ha giocato tutta la sua carriera al Milan: ha mai avuto la tentazione di andarsene?

"Ho sempre creduto in questo club, che fosse capace di soddisfare i miei obiettivi. Il Milan mi ha dato tutto e io ho sempre provato a rispondere dando il meglio di me".

Lei ha giocato con grandissimi campioni come Boban, Maldini, Desailly, Weah, Baggio, Papin, Gullit, Van Basten, Rijkaard: chi è stato il miglior compagno e il peggio avversario?

"Ho avuto molti compagni forti, eccezionali e non posso eleggerne uno. Però posso dire l'avversario più forte contro cui ho giocato: Maradona".

Lei è stato allenato da Sacchi e Capello: che stile avevano?

"Sacchi era un perfezionista e ha cambiato completamente il calcio in Italia, mentre Capello era un esperto di calcio, amava il dettaglio e concreto nel lavoro. Tutte e due sono stati molto importanti per me".

Sul derby che giocò contro suo fratello nel 1979-80: cosa ha significato per la sua famiglia?

"I derby sono sempre emozionanti e ancora di più quando giochi contro tuo fratello. Per la nostra famiglia è stato stupendo e un vero motivo di festa".

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