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ESCLUSIVA – Ferdinand: “Taarabt, talento pazzesco senza giusta mentalità”

Redazione

Les Ferdinand, ex attaccante in Premier League e della Nazionale inglese, ha parlato di Adel Taarabt in esclusiva per noi. Oggi è direttore sportivo del QPR

Milan, ti ricordi di Taarabt? Le parole di Les Ferdinand

"di Alessandro Schiavone

"Les Ferdinand, direttore sportivo del QPR, è stato, in passato attaccante di Besiktas, dello stesso QPR, Newcastle, Tottenham, West Ham, Leicester e della Nazionale inglese ad Euro ’96 e Francia ’98. Oggi, in esclusiva per 'PianetaMilan.it', ha raccontato Adel Taarabt, ex centrocampista del Milan nella seconda parte della stagione 2013/2014.

"Ferdinand ha visto crescere il fantasista marocchino al Tottenham e per tre mesi, da febbraio a maggio 2015, sono stati insieme al QPR. In esclusiva ai nostri microfoni Ferdinand ci ha parlato del giocatore che fece innamorare i tifosi rossoneri con le sue giocate, sopratutto in Champions League nel 2014 contro l’Atlético Madrid nella gara d'andata degli ottavi di finale a 'San Siro'.

"“I motivi per cui Adel non ha mai raggiunto livelli più alti? L’unica cosa che può frenare un giocatore di talento è la mentalità. Senza quella tutto diventa più difficile. Ho allenato Taarabt quando allenavo gli attaccanti del Tottenham e posso dire che aveva un talento incredibile. Fu lui da solo a portare il QPR in Premier League, nel 2011/2012, ma puoi avere tutto il talento del mondo, se non hai la mentalità giusta non vai da nessuna parte".

""Se io sono mai stato vicino ad una squadra italiana? Ero vicinissimo al Brescia che mi voleva nel 2001 per farmi giocare accanto a Roberto Baggio - ha concluso Les Ferdinand -. Ho preso l'aereo per andare a Milano ad incontrare il Presidente del Brescia, poi ho lasciato tutto nelle mani dei miei agenti. Sono pure andato a visitare il Lago Maggiore dove sarei andato a vivere ma poi Glenn Hoddle, l'allora allenatore del Tottenham, fece saltare tutto perché voleva che rimanessi a Londra e alla fine firmai un nuovo contratto". Intervista a Calabria: aneddoti su Ibra, famiglia e PlayStation >>>