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Ancelotti: “Nazionale? Voglio allenare un club. Grande Gattuso: con lui non si scherza”

Daniele Triolo

Carlo Ancelotti, ex giocatore e tecnico del Milan, a 360° su Champions League, calcio italiano e sul suo futuro professionale: le sue dichiarazioni

Carlo Ancelotti, ex giocatore e tecnico del Milan, a 360° su Champions League, calcio italiano e sul suo futuro professionale. Queste le dichiarazioni di Ancelotti al 'Corriere dello Sport - Stadio':

Sulla Champions League: “Rispetto al passato anche recente sarà più difficile per tutti vincere la Champions per una semplice ragione: sono migliorate le squadre, e, di conseguenza, sono aumentate le candidate alla finale. Prima erano 4-5: le due spagnole il Manchester United, il Bayern Monaco e la Juventus nell'ultimo periodo. Ora si sono aggiunte 2-3 inglesi, il PSG. E se pensiamo ad un ottavo di finale Real Madrid-PSG si capisce quale sia la difficoltà per tutte”.

Sulla sua squadra preferita in Champions: “Come gioco, il Manchester City. E' la più bella da vedere ed anche la più accreditata per la vittoria finale. Però la Champions la conosciamo bene: quello che dici oggi può essere smentito domani. E' una competizione dove contano così tanto i dettagli che basta un infortunio alla vigilia di una partita e tutto si complica. Diciamo che in questo momento il City è favorito. Più forte del Manchester United? Ora sì, soprattutto da un punto di vista tecnico”.

Su Siviglia-Manchester United, Vincenzo Montella contro José Mourinho: “Montella sta sistemando il Siviglia, che è una squadra abituata alle coppe europee ed il Manchester United dovrà fare attenzione”.

Su Porto-Liverpool: “Favorito il Liverpool, per due ragioni. Primo perché nel doppio confronto è molto competitivo, secondo perché ha preso un giocatore straordinario come Mohamed Salah”.

Su Real Madrid-PSG: “Real in crisi? Mi sembra difficile pensarlo, anche perché a Valencia ho visto una bella reazione. Probabilmente si è trattato di un po' di appagamento da parte dei giocatori dopo tutto quello che hanno vinto. A volte è inevitabile. Ma la Champions è l'unica competizione che il Real può vincere e quindi bisogna stare molto attenti a Zinedine Zidane. Se supera il PSG, poi diventa difficile fermarlo. Non lo darei proprio per spacciato, anche perché tra i bianchi c'è un certo Cristiano, un giocatore che non ha mai voglia di perdere”.

Sul PSG: “Ha Neymar, Kylian Mbappé. Ce la può fare a vincere la Champions: ha più esperienza, è più maturo e ha più qualità rispetto all'anno scorso. Nell'ultima edizione ha rischiato di eliminare il Barcellona e poi è successo quello che è successo …. Quest'anno però il PSG è cresciuto: è un peccato che una partita del genere si giochi agli ottavi, una delle due squadre non sarà più protagonista in Champions”.

Su Chelsea-Barcellona: “Il Chelsea non sta andando male, sta facendo il suo campionato. Il problema è che il Manchester City sta andando oltre le sue stesse aspettative. Sarà durissima per Antonio Conte? Con 11 gol segnati nelle ultime 10 partite ...”.

Su Bayern Monaco-Beşiktaş: “Sfida un po' più agevole, poi dovremmo vedere i quarti di finale. Certo è una squadra competitiva, come lo è sempre stata”.

Sulla Juventus in Champions: “La finale è il suo obiettivo, ma quest'anno è più difficile arrivare a Kiev. La lotta è più ampia. La forza della Juve è la difesa. Solida e continua, questa è la Juve. Una squadra che difficilmente sbaglia una partita ed ancora più difficilmente sbaglia un periodo. Anche quando in campo incontra dei problemi, trova sempre il risultato. Proprio come sta accadendo adesso. Contro il Tottenham, però, non sarà mica semplice. Harry Kane è tra i migliori attaccanti d'Europa, come Lionel Messi, Luis Suárez, Cristiano Ronaldo, Robert Lewandowski, Neymar, Edinson Cavani e Kylian Mbappé. La vera novità è Salah”.

Sulla Roma: “Solo di recente è mancato qualche risultato ed un po' di tranquillità. Non so da cosa è dovuto, ma il calcio è così. Il calcio è determinato dalla condizione fisica, dalla motivazione dei giocatori. Basta che ci sia un calo e diventa tutto più complicato. Contro lo Shakthar? Se la Roma ritrova un po' di motivazione ce la fa”.

Sull'uscita del Napoli: “Peccato, gioca un bel calcio ma in Champions non è mai fortunato. L'anno scorso è stato eliminato agli ottavi dal Real Madrid che ha vinto la coppa; quest'anno dal Manchester City che potrebbe vincerla. Se può vincere lo Scudetto? Chi può dirlo? Quando la Juve ha fame, difficile fermarla. Ma in campionato il Napoli vola, ha un attacco fortissimo”.

Sulla Lazio rivelazione del campionato: “Bella squadra, bel gioco, c'è entusiasmo, ma soprattutto qualità in tutti i reparti, a cominciare dall'attacco con Ciro Immobile”.

Sul Milan di Gennaro Gattuso: “Grande Rino, sono contento per lui. Non ho mai dubitato che riuscisse a trasmettere la sua anima, il suo carattere e la sua grinta ai giocatori. Anzi, al loro posto starei molto attento a non fare un passo indietro sotto quel profilo. Con Rino non si scherza”.

Sul suo futuro: “Io C.T. dell'Italia? (ride, n.d.r.). La mia risposta è questa: la Federazione, con l'aiuto del CONI, deve creare una sua nuova struttura. Dopodiché, prenderà la decisione. Io resto della mia idea: ci vuole prima chiarezza, anche se il mio obiettivo rimane quello di allenare una squadra di club. Quale? Ancora non lo so, è tutto in alto mare. Bisogna aspettare almeno un paio di mesi. Ora torna la Champions e, a meno che non cambino le regole, c'è una sola squadra che vince: le altre che faranno?”.

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