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Suso: “Rinnovo? Siamo nella giusta direzione. Il Milan non mi vendeva neanche a 80 milioni: mi sento a casa”

Luca Fazzini

Ai microfoni di Marca, Suso ha parlato direttamente dal ritiro della nazionale spagnola, parlando di questa prima parte di stagione con il Milan

Attualmente in ritiro con la nazionale spagnola in vista della sfida di sabato contro l'Italia, Jesus Suso ha parlato questa mattina ai microfoni di Marca, toccando anche molti temi riguardanti il Milan: "Se mi sento una stella? Da parte dei tifosi sì. Il sostegno che mi danno, sia allo stadio che sui social che in strada, mi dà una spinta in più che prima non avevo."

Sullo scudetto: "Penso che sia molto difficile. Non deve essere il nostro primo obiettivo, quest'anno siamo anche qualificati in Europa League. L'obiettivo di questa stagione dev'essere quello di entrare in Champions League. Squadre come Juventus e Napoli sono molto forti. Dopo il mercato fatto, l'obiettivo è la Champions".

Sul decollo improvviso del Milan visto dall'interno: "Quando sono arrivato non c'era quest'umore, che deve avere una squadra. Sotto questo aspetto, Montella ha fatto molto bene. Ha unito molto il gruppo, non era mai stato così da quando sono arrivato. Ha dato uno stile di gioco alla squadra che non è da italiano, Montella non sembra italiano, ama giocare da dietro. L'altro giorno abbiamo preso gol perchè abbiamo giocato palla con il portiere, ma queste cose non lo preoccupano".

Su Bonucci: "Si vede che è un leader, che ha molta esperienza. Viene dalla Juventus, dove per tanti anni ha vinto quasi tutto. Un'esperienza simile è molto importante in un gruppo giovane come il nostro. Il suo arrivo è stato indovinato, ne vale la pena".

Su Donnarumma: "Se sarà il migliore al mondo? Credo di sì. Ogni mattnina lui arriva, fa allenamento, fa il suo lavoro, fa quello che gli viene detto. Se continua così, può farcela. Quando ci alleniamo sui tiri, vedo quanto è grande e quando allarga le braccia occupa mezza porta. Se non tiri molto bene, non puoi segnare".

Sul rinnovo: "Avevamo parlato con Galliani, quando il presidente era ancora Berlusconi. Eravamo in parola, ma volevamo formalizzare con i nuovi proprietari. Ora che si sono insediati, stiamo parlando, pochi giorni fa si sono incontrati e tutto va nella giusta direzione".

Sul mercato e la vetrina italiana: "Naturalmente ci si mette in mostra di più e ci si fa conoscere maggiormente nel paese in cui si gioca, sai cosa si può dare in quel campionato. Sì, è vero: Inter, Napoli e Roma mi hanno cercato, ma il Milan non voleva vendermi e non ero sul mercato nè a 25, a 30 o a 80 milioni. sapere che il club punta su di te è un altro motivo per essere felice".

Sulla possibilità di vederlo in Spagna: "Nei miei piani non c'è quello di tornare in Spagna. Sono molto contento della squadra e della città, anche la mia famiglia: mi sento a casa".

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