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Milan, un anno da Doha

Stefano Bressi

È passato un anno esatto dal successo del Milan in Supercoppa Italiana contro la Juventus. Ricordiamo quel trionfo, meritato e tanto atteso.
01:13 min

È già passato un anno. Oppure è passato solo un anno. Dipende dai punti di vista. Di certo sono cambiate tantissime cose. È cambiato praticamente tutto il Milan dal 23 dicembre 2016: la proprietà, la dirigenza, l'allenatore e la squadra quasi del tutto. È rimasto poco di quel Milan, sicuramente è rimasto il trofeo, la Supercoppa Italiana strappata alla Juventus sotto il cielo di Doha. Un anno, sembra poco e sembra tanto. E pensare che per risalire al successo precedente a quella coppa, bisognava tornare indietro di addirittura cinque anni. Il Milan di Doha non era spettacolare, ma resterà nel cuore dei tifosi.

Resterà nel cuore per lo spirito messo in campo per tutto l'anno. Una squadra qualitativamente non eccelsa, ma che si è tolta un bel po' di soddisfazioni. Battere due volte la Juventus in due mesi, negli ultimi anni non è assolutamente cosa da tutti. Quella partita era stata attesa con ansia dal popolo milanista. C'era la voglia di portare in bacheca di nuovo un trofeo dopo tanti anni. C'era ancora l'amaro in bocca per la finale di Coppa Italia persa immeritatamente nel corso del maggio precedente. Era un Milan organizzato, grintoso. Neanche il volo ritardato di un giorno ha cambiato le cose.

I rossoneri hanno giocato una partita attenta, quasi perfetta. Eppure era iniziata male, il Milan sembrava non riuscire a resistere alla potenza bianconera. Gli uomini di Massimiliano Allegri erano passati subito in vantaggio con Giorgio Chiellini dopo un grande avvio. Poi è salito in cattedra Suso. Probabilmente si può dire che lì sia nato il vero Suso rossonero. Ha ubriacato prima Alex Sandro e poi Patrice Evra e con la collaborazione di Giacomo Bonaventura ha riequilibrato il risultato. Poi il Milan avrebbe potuto vincere in molti modi, ma alla fine ha scelto quello più gustoso: calci di rigore, come a Manchester tredici anni prima.

È stato anche l'ultimo trionfo della gestione Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Il Presidente si era ormai allontanato dal club e non è neanche partito per il Qatar, mentre l'amministratore delegato era come sempre in tribuna a soffrire con stampata in volto la voglia di ottenere un ultimo meritato successo per salutare il club nel migliore dei modi. Missione compiuta. Per tutti questi fattori, la vittoria di Doha di un anno fa ha un sapore speciale. Mai una Supercoppa Italiana è valsa tanto.

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