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Milan, troppe espulsioni. Serve migliorare anche questo aspetto

Stefano Bressi

Il Milan troppo spesso riceve cartellini rossi. Senza dubbio incidono sul rendimento della squadra. Per ripartire serve mantenere la calma.

Se il Milan sta facendo fatica ultimamente a portare a casa il risultato è anche a causa di qualche reazione esagerata e scomposta. Ci sono vari modi di reagire in modo sbagliato: entrando in campo svogliati, come nel caso di M'Baye Niang; creando tensione nello spogliatoio; o più "semplicemente" dimostrando un po' troppo nervosismo in campo. Troppo spesso i rossoneri hanno peccato in quest'ultimo aspetto. La squadra di Vincenzo Montella, infatti, è la terza per numero di espulsioni.

Quella di Manuel Locatelli allo Juventus Stadium è la sesta stagionale. Peggio hanno fatto solo, con una in più, Cagliari e Genoa. Non si può parlare, scrive La Gazzetta dello Sport, neanche di semplici errori di gioventù, perché nella lista ci sono anche Gabriel Paletta, Juraj Kucka e Alessio Romagnoli. Probabile che in queste situazioni abbia inciso ancora la mentalità degli ultimi anni. Di certo molti di questi rossi erano evitabili.

Ma allora come si può ripartire? Mantenendo la calma. La calma è la virtù dei forti. Solo così il Milan potrà tornare a vincere. E di questo i rossoneri ne hanno davvero bisogno: ad attendere il Diavolo c'è un trittico da non fallire. I match contro Udinese, Sampdoria e Bologna possono rilanciare la squadra rossonera. Montella non è preoccupato. Sa che la sua squadra ormai può giocarsela con tutti. E se vincesse a Udine sarebbe a +1 rispetto all'ottimo girone d'andata.

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