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Borini, che scoperta: il nuovo esterno è un ex attaccante

Daniele Triolo

Fabio Borini autore di un'ottima prestazione contro la Roma, seppur schierato in una posizione non propriamente congeniale alle sue caratteristiche

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato un approfondimento interessante a Fabio Borini, 26enne giocatore del Milan, prelevato in prestito con obbligo di riscatto dagli inglesi del Sunderland, autore di una bella prestazione domenica sera a San Siro contro la Roma, nonostante la sconfitta dei rossoneri.

Borini, infatti, di professione attaccante, sta mettendo (tra le sue doti migliori, la corsa), in un momento in cui il Milan ha fortemente bisogno, ed in una posizione, quella di esterno destro di centrocampo, quasi un terzino aggiunto, a lui non propriamente congeniale, vista la sua indole di attaccante. Ma per aiutare il Diavolo a sopperire alla mancanza di Andrea Conti, questo ed altro.

Ed il giovedì precedente, contro il Rijeka in Europa League, aveva svolto il medesimo compito, ma sul versante opposto, al posto di Ricardo Rodríguez. Risultando comunque tra i migliori. Montella è soddisfatto del suo rendimento, e potrebbe riproporlo da esterno destro nel 3-5-2 anche nel derby del prossimo 15 ottobre, nonostante saranno a disposizione tanto Ignazio Abate quanto Davide Calabria.

Naturalmente, essendo nato attaccante, quando gli si chiede di giocare sulla fascia storce un po' il naso ma, come confermato dal suo ex allenatore, tutto ciò che conta, per Borini, è scendere in campo. “Andrebbe anche in porta, se non gioca sta male”, le parole di Stefano Roncassaglia, tecnico che gli ha insegnato calcio da piccino. Un'arma in più, certamente, al servizio del Milan di Montella.

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