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VAZQUEZ, numeri da campione. Il Milan osserva

Donato Bulfon

Un mediano travestito da trequartista. Franco Vazquez ha numeri da campione che potrebbero portarlo ben presto in una grande squadra.

Un mediano travestito da trequartista. Franco Vazquez ha numeri da campione che potrebbero portarlo ben presto in una grande squadra. Che potrebbe essere il Milan. Forse non subito, ma a giugno le possibilità sono alte, è il pallino di Berlusconi e se questo è vero, i motivi sono tanti.

L'analisi della Gazzetta dello Sport, ieri in edicola, è entusiasmante. Il quadro rappresentato è importante, con un protagonista assoluto, tutto dribbling e garra. Come Clark Kent che nasconde con i suoi occhiali il suo essere Superman, Franco Vazquez esprime delle doti che a prima vista nessuno gli riconoscerebbe. Sono quattro infatti le classifiche nelle quali il trequartista italo-argentino eccelle e non teme particolari confronti in Italia e in qualche caso anche in Europa. Molti parlano di lentezza e indolenza, ma le cose non stanno proprio così. Nel 2015 Vazquez ha superato l'avversario diretto 135 volte, un terzo di più di Felipe Anderson e Bruno Peres, i due brasiliani che lo seguono. Il dribbling è davvero una delle sue caratteristiche principali. Messi, ad esempio, nell'anno solare di dribbling ne ha fatti 167 e Eden Hazard 141.

Numeri di alto livello. Come i legni colpiti, ben otto che si aggiungono ai sette gol realizzati. Vazquez ha il passaporto italiano, ma la garra è presente nel suo Dna argentino. Fisicamante non sembra ma i numeri parlano chiaro. Nessuno ha fatto più falli (102) e nessuno ne ha subiti di più (172) di lui non solo in Italia, ma in tutta Europa, Neymar ad esempio ne ha subiti 'solo' 110. Anche nei palloni recuperati nel campionato italiano Vazquez è nelle prime posizioni, dietro solo a Nainggolan e Allan ma davanti all'interista Medel. Le spiegazioni di un simile rendimento da super uomo? Ecco le parole di Fabrizio Tafani, ex preparatore atletico del Palermo: "Franco esprime un altissimo 'wattaggio', cioè l'indicatore della potenza atletica, e ha grande resistenza: può piazzare due o tre giocate nel giro di pochi minuti perché ha meno debito lattacido. E lo fa in modo indifferente con o senza palla: corre praticamente alla stessa velocità. Poi c'è la capacità di recupero e c'è il genio puro del talento calcistico. Legge prima degli altri le situazioni di gioco". Grande descrizione per un talento che sta per sbocciare o lo sta già facendo. Ha giocato più minuti di tutti, 3.373 minuti, senza ovviamente contare i giocatori non di movimento.

Ma le caratteristiche di Vazquez, indubbie, costringerebbero il Milan a tornare al modulo con il 4-3-1-2, e abbandonare il più equilibrato 4-4-2. Perchè l'italo-argentino deve giocare non vicinissimo alla porta per esprimere la sua potenza e la sua tecnica, trovandosi alla perfezione con due punte davanti. Il Milan valuta e ci pensa. I numeri sono da campione, e la valutazione monstre di 30 milioni data da Zamparini, non fa paura. Che sia lui il trequartista del futuro che metterà sulle spalle la famosa dieci che tutti i giocatori sognano?