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Milan, ecco l’effetto Ibrahimovic: una settimana e più gol di mesi interi

Stefano Bressi

In tre partite nel giro di sette giorni, i rossoneri hanno fatto più gol che in ogni singolo mese del resto della stagione. Ecco l'effetto Ibrahimovic.

ULTIME MILAN - Spostare gli equilibri. Per davvero. Finalmente, il Milan ha trovato un giocatore che ci riesce. Si tratta di Zlatan Ibrahimovic e ne mancava uno dai tempi... Di Ibrahimovic. Con buona pace di Leonardo Bonucci, arrivato dalla e poi scappato di nuovo alla Juventus. Lo svedese ha dato la svolta al Milan. Vero è che non si può ancora parlare di crisi del tutto finita, ma sicuramente i passi avanti ci sono stati e sono stati evidenti. Nel gioco, nella mentalità. Quattro partite con Ibra a disposizione: un pareggio e tre vittorie consecutive tra Serie A e Coppa Italia.

Il Milan A.Z. (Avanti Zlatan) aveva però un problema molto chiaro e definito: il problema del gol. I rossoneri erano tra i peggiori attacchi del campionato, con appena 15 gol all'attivo in ben 17 partite. Numeri impietosi. Ibra non ha fatto in tempo ha fare effetto contro la Sampdoria, ma nel Milan D.Z. (Dopo Zlatan) in tre gare la svolta è stata evidente e il Milan non solo è tornato a vincere, ma a segnare con continuità. E non può essere un caso. 8 gol in una settimana: 2 al Cagliari, 3 alla SPAL e 3 all'Udinese. Udinese stessa squadra contro cui un girone fa il Milan non solo non aveva segnato, ma non aveva neanche mai tirato.

Di Ibrahimovic c'è solo un gol (al quale si può aggiungerne uno annullato per pochi centimetri), ma come accennato in precedenza l'effetto Ibra è anche mentale. La rabbia che Ante Rebic o Rafael Leao mettono ora su ogni pallone, prima non si vedeva. E, ripetiamo, non può essere un caso che in una settimana siano arrivati 8 gol. Già, perchè 8 gol finora il Milan non li aveva fatti neanche in un mese intero.

Il campionato è iniziato a metà agosto e, in due partite con Udinese e Brescia (quindi in una settimana, ma con una partita in meno rispetto all'ultima) era arrivato solo un gol. 7 in meno. Dunque settembre. In due settimane e ben quattro partite, i gol segnati sono solo 3. Una partita in più, una settimana in più, 5 gol in meno. Allora ottobre: un mese intero di partite, altre quattro gare, 6 gol segnati (2 in meno con una gara in più). Non cambia nulla neanche a novembre: tre settimane e altrettante partite, 2 gol (6 in meno). A dicembre, in due settimane e tre partite, solo 3 gol segnati (5 in meno). Dunque gennaio, dunque Ibrahimovic. Sampdoria a parte, in una settimana e tre partite sono arrivati 8 gol. E anche includendo la Samp, in due settimane e quattro partite sono arrivati 8 gol. Più che in qualsiasi mese della stagione. Non può essere un caso, non è un caso. È l'effetto Ibrahimovic.

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