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Pincolini (ex preparatore Milan): “A Milanello c’è un’aria malefica”

Luca Fazzini

Vincenzo Pincolini, ex preparatore atletico del Milan, ha parlato ai microfoni di Radio 24 in seguito alla scelta di Montella di allontanare Emanuele Marra

In seguito alla scelta di Vincenzo Montella di allontanare Emanuele Marra dal ruolo di preparatore atletico, Vincenzo Pincolini, ex preparatore del Milan, ha parlato a 'Tutti Convocati' su Radio 24: "Mi sembra di rivedere una situazione dove io ero al centro. Al Milan c'è questa coda di Milan Lab che ancora si vede che si muove dietro le quinte, ogni tanto mette a fuoco qualcuno perchè vuole tornare in auge. Nel 2002 non accettavo determinate situazioni, adesso secondo me Marra - che conosco come stimatissimo preparatore - è stato messo nel mirino perchè a Milanello c'è qualcuno che è tornato ad avere forza e vuole tornare alla ribalta. Non credo alla storia del kamut o della diega vegana, sono dettagli su cui un professionista non può fare la guerra. Mi sembra che l'aria sia pesante. Quando l'allenatore deve subire certe cose, la situazione è pesante".

Ancora sulla situazione a Milanello: "Sono quasi sicuro di questo, non millanto perchè alcuni spifferi vengono fuori. La preparazione fisica è fatta da chi è sul campo e da gente che vuole mettere a tutti i costi il camice per fare lo scienziato. Con gli scienziati però non si è mai vinto, si è vinto con gente preparata. C'è un'aria malefica che coagula questi malesseri e ne fa un problema. C'è un corso e ricorso di persone che sono state responsabili, poi sono cadute dietro e nuovamente tornate su. La chiarezza, prima di tutto, deve farla il club. Queste società organizzate con la testa in Cina, con la pressione di dover fare risultato oggi, ogni giorno devono trovare capri esiatori. Se c'è qualcuno che soffia sul fuoco, di fuochi il mondo del calcio ne può trovare ogni giorno".

Sulla condizione fisica del Milan: "E' una squadra che guardo sempre, siamo rimasti milanisti, faccio fatica a leggerla. Sicuramente bisogna rivedere l'organizzazione in difesa, non mi sembra il primissimo problema la preparazione fisica. Non mi sembra che il Milan debba arrivare primo, secondo o terzo".

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