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Leao, è giunto il momento di diventare grandi: la qualità non basta

Renato Panno

Rafael Leao è arrivato al Milan come un giovane di belle speranze da far crescere. Le qualità ci sono tutte, ma adesso bisogna fare qualcosa in più

ULTIME NEWS MILAN - Quando l'estate scorsa Zvonimir Boban, Paolo Maldini e Frederic Massara decisero di acquistare un attaccante giovanissimo dal Lille, furono molte le perplessità dei tifosi. Quando poi a rincarare la dose ci fu la cessione di Patrick Cutrone, allora la pressione su Rafael Leao crebbe a dismisura. Una scelta molto forte quella della dirigenza che, senza battere ciglio, decise di cedere uno dei beniamini di San Siro per acquistare un classe 1999 sì di belle speranze, ma che rappresentò una vera e propria scommessa.

Anche perché il prezzo per strapparlo al Lille non fu di poco conto: 23 milioni di euro. Rafael Leao si presentò al Milan con un curriculum di tutto rispetto per uno della sua età, perché fu capace di segnare 8 gol e fornire 2 assist ai compagni in 24 presenze in Ligue 1. Numeri non esorbitanti, ma molto importanti per una seconda punta all'inizio della sua carriera. Già dall'esordio in Feronikeli-Milan in estate, le qualità del portoghese vennero fuori in maniera notevole grazie anche ad un assist per il 2-0 firmato Fabio Borini.

Preso come seconda punta ideale da affiancare a Krzysztof Piatek, Leao fu penalizzato moltissimo dal cambio idea repentino di Marco Giampaolo, deciso a schierare la sua squadra con il 4-3-3. Ma il numero 17 ha saputo ritagliarsi uno spazio importante anche come esterno d'attacco, ruolo non perfettamente congeniale alle sue doti. Le sue prestazioni sono state molto positive fino all'esonero dell'ex Sampdoria. Dall'arrivo di Stefano Pioli, l'attaccante ha avuto molti alti e bassi tra panchina e titolarità. Le ultime scelte del mister rossonero lo hanno relegato in panchina a favore di un modulo con tre trequartisti dietro all'intoccabile Zlatan Ibrahimovic.

Con il probabile addio dello svedese, però, Leao potrebbe essere un'arma importante per l'anno prossimo. Finora il giovane talento ha dimostrato tanta duttilità, giocando in diverse posizioni, ma non riuscendosi mai ad affermare in maniera definitiva. Che questa esperienza possa dunque essere un insegnamento per aggredire con molta più voglia la ripresa del campionato (qualora ci fosse) e la prossima stagione. Magari con un Ralf Rangnick in più che potrebbe eliminare totalmente una leziosità che spesso lo contraddistingue. C'è quindi da fare un passo in avanti: ora o mai più, perché le sole qualità non servono per sbocciare. Intanto l'agente di Thiago Silva non ha escluso il ritorno al Milan, continua a leggere >>>

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