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Milan-Torino, Pioli: “Gabbia affidabile, Ibrahimovic arrabbiato. E su Musacchio…”

Giacomo Giuffrida

Al termine di Milan-Torino, posticipo che ha chiuso la 24.a giornata di Serie A, intervista a Sky Sport per Stefano Pioli. Ecco l'analisi dell'allenatore

NEWS MILAN - Intervista a caldo per Stefano Pioli al termine di Milan-Torino. L'allenatore rossonero ha commentato la vittoria di misura della sua squadra ai microfoni dei colleghi di Sky Sport.

Subito sulla classifica, e la zona Europa League conquistata al momento: "Il buono di stasera è risultato e prestazione. Stiamo trovando identità e modo di stare in campo per essere pericolosi e rischiare poco. Io penso solo alla prossima partita, contro la Fiorentina, difficile e complicata. Dobbiamo pensare a vincere più partite, poi ci pensiamo a maggio. Abbiamo speso tanto fisicamente e mentalmente, sto avendo belle risposte dalla squadra".

Sulla vicinanza societaria: "Il nostro lavoro è sempre sotto esame, ti tiene vivo. Devi conquistare e dimostrare fiducia, sempre. Non pensiamo al futuro, troppo importante questa situazione. C'è tanto da fare, poi vedremo".

Su Zlatan Ibrahimovic e Mateo Musacchio: "Ibra arrabbiato perché si poteva chiudere prima la partita, possiamo far meglio ed è giusto così. Dobbiamo essere ambiziosi per la nostra crescita, e scovare i limiti da migliorare. Musacchio non si è rifiutato, ha sentito dolore nel riscaldamento ed è rimasto in spogliatoio".

Su Matteo Gabbia: "Sono contento, ha sempre lavorato con attenzione. E' sicuro, affidabile, anche se giovane. Entrato con convinzione e coraggio. Quando lavora per migliorarsi sempre, nonostante venga chiamato poco in causa e in allenamento non fai perdere intensità ai compagni, sono cose importante. Poi vieni sempre premiato".

Sulle ultime prestazioni della squadra, soprattutto su intensità nelle due fasi: "Riusciamo ad essere pericolosi e subire poco. Prestazioni tecniche, tattiche e di spirito. C'è voglia di lavorare insieme, e muoversi senza palla e aggredire, ci sta dando vantaggi. Avevo chiesto uno sforzo importante. Dovevamo chiudere prima la partita, ma ora abbiamo possibilità di migliorare le situazioni in cui non siamo lucidi. Portata troppo palla in mezzo al campo, dovevamo essere più rapidi".

Sull'infortunio di Calhanoglu e i cambi tattici: "Vogliamo avere due giocatori vicini. Calhanoglu ha trovato il ruolo giusto, lavora per la squadra tra le linee, sa concludere... Ma possono farlo bene anche Paquetà e Bonaventura. Siamo qui da poco tempo, non c'è il giusto tempo per avere identità precisa. Ci sono tanti margini, e le caratteristiche per fare bene se rimaniamo con questo spirito".

Ancora su Lucas Paquetà, se può diventare un grande giocatore: "Ha tutto lo spazio per diventare grande giocatore. Ma non è ancora maturo dal punto di vista tecnico-tattico".

Archiviato il 'monday night' di Serie A, ripercorriamo l'andamento di Milan-Torino giocato poco fa a San Siro: clicca qui!

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