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Allenatore Milan, Albertini: “Lopetegui scelta coerente, ma io prenderei…”

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport'. Tra il nuovo allenatore e il mercato. Ecco le sue parole

Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan che ha vinto tutto con la maglia rossonera, ha giocato anche in Spagna e conosce bene il calcio spagnolo. L'ex calciatore del Diavolo ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' di alcuni candidati per prendere il posto di Pioli come allenatore del Milan (ECCO QUANTO SAPPIAMO). Ecco le sue parole.

Allenatore Milan, Albertini su Lopetegui

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«È un allenatore che ha esperienza, che ha vinto un trofeo a livello internazionale e che incarna i principi della filosofia spagnola. Ovvero gioco offensivo, valorizzazione del talento, ricerca del risultato attraverso lo spettacolo. Mi pare che il progetto del Milan vada in questa direzione: da questo punto di vista troverei coerente la scelta di affidarsi a Lopetegui».

Allenatore Milan, Albertini su Gallardo e Galtier

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«Profili interessanti anche questi. Anche se non vedo nomi italiani, e mi dispiace: da presidente del Settore tecnico della Figc e da ex calciatore, posso affermare che ci sono eccellenze anche nel nostro Paese. Penso ad esempio a De Zerbi: sarei felicissimo di vederlo sulla panchina del Milan, ha le carte in regola per fare un ottimo lavoro».

Albertini sulla stagione del Milan

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«Da dirigente darei un 6: la squadra è seconda e la qualificazione in Champions è al sicuro da parecchio tempo. Da tifoso sono molto deluso: il Milan è finito troppo presto fuori dai giochi, in tutte le competizioni. E l’atteggiamento dei giocatori nella doppia sfida di Europa League con la Roma mi ha lasciato perplesso: siamo nell’era della comunicazione, un calciatore comunica anche con il modo di stare in campo e tanti giocatori del Milan, contro la Roma, hanno dato l’impressione di approcciare la partita in maniera superficiale, quasi presuntuosa».


Albertini sul mercato del Milan

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Se cederebbe un big: «Ne venderei uno, sì. Quello che ha fatto il Milan la scorsa estate con Tonali è una mossa corretta, soprattutto per un club che vuole rinforzarsi tenendo i conti in ordine. Quanto al big da cedere, sceglierei in base a due criteri: per prima cosa parlerei con i giocatori per capire chi vuole davvero restare, chi è pronto a sposare il nuovo progetto tecnico. E poi peserei il carisma dei tre dentro lo spogliatoio. Il primo principio prevale sul secondo: cosa te ne fai di un leader che non crede nel progetto?».

Sui nuovi a centrocampo: «Hanno costruito una buona base: Reijnders, Loftus-Cheek, Pulisic sono stati acquisti centrati. Ovviamente il lavoro andrà completato l’estate prossima, a partire dal centravanti».

Su Zirkzee: «Ha grandi mezzi e in Serie A si è mosso molto bene. Ma non è ancora una certezza. Se penso che per cifre simili, o anche inferiori, a quelle di oggi, una volta prendevi Van Basten...».

Milan, Albertini sul derby contro l'Inter

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«Penso di spegnere il telefono e di riaccenderlo soltanto in caso di vittoria, altrimenti avviso già adesso gli amici interisti: non mi troverete per una settimana. Scherzi a parte, questo derby va vinto, per un tifoso milanista vero sarebbe inaccettabile vedere l’Inter festeggiare lo scudetto proprio domani. È un concetto che dovrebbe essere chiaro anche ai giocatori, che invece pareggiando con il Sassuolo hanno perso un’occasione e si sono cacciati in questa situazione...». LEGGI ANCHE: Milan, Cardinale: "Resto a lungo e non vendo. RedBird proprietario. L'obiettivo..."


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