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Ancelotti: “Maldini è storia e memoria del Milan: via senza rispetto”

Daniele Triolo Redattore 

Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, ha commentato l'esonero di Paolo Maldini dalla direzione tecnica del Milan. Che bordata al club!

Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid ed ex Milan, ha contestato l'operato di Gerry Cardinale, proprietario rossonero che, nella giornata di lunedì, ha deciso di sollevare Paolo Maldini dall'incarico di direttore tecnico del club di Via Aldo Rossi. Ecco l'impressione di Ancelotti sulla vicenda.

Milan, l'opinione di Ancelotti sull'esonero di Maldini

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"Io a Madrid ho imparato che la storia di un club va rispettata sempre. Qui Di Stefano, Amancio, Gento, Puskas sono ancora valori esclusivi verso i quali si nutre riverenza. Per conservare la storia ai massimi livelli, va tutelata la memoria del passato. Quello che è successo con Maldini dimostra una mancanza di cultura storica, di rispetto della tradizione milanista. Se è vero che con la storia non si vince è anche vero che la storia insegna a vincere".

Quindi, Ancelotti ha lanciato una bordata a Cardinale: "I club di football che pensano di fare business al di sopra dello spirito sportivo sono destinati a fallire. Il mecenatismo non ha più il significato di prima, ma l’affarismo è negativo". In merito al suo futuro professionale e, nello specifico, alla possibilità di lasciare i 'Blancos' per allenare il Brasile, Ancelotti ha aggiunto: "Sto bene a Madrid, ho un rapporto splendido con Florentino Pérez, la vita qui è magica. Non smetto e poi è veramente difficile trovare qualcosa di migliore del Real".

"Razzismo? L'odio va combattuto. Sarà un processo lungo"

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Infine, l'ex calciatore (1987-1992) e allenatore (2001-2009) del Diavolo, in merito agli episodi di razzismo contro un suo giocatore, Vinícius Júnior, ha chiosato: "Non posso accettare che lo stadio sia diventato l’ambiente più ostile di tutto e di tutti. Non posso accettare questo clima di odio, per la pelle, per la religione, per l’etnia di un calciatore o di un allenatore. Nei quattro anni vissuti in Inghilterra non ho ricordi di insulti alla persona, fischi sì, cori anche, mai però un attacco personale, l’odio va combattuto, sarà un processo lungo". Maldini, Ibra, mercato: le verità di Baresi >>>