MILAN-ROMA

Capello: “Milan, la Roma a centrocampo può fare fatica. Leao? E’ maturo”

Enrico Ianuario

Fabio Capello, ex allenatore di Milan e Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport sul big match di stasera

Questa sera, alle 20.45, il Milan ospiterà la Roma allo Stadio 'San Siro'. Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', Fabio Capello ha parlato del big match di stasera. Queste le sue dichiarazioni.

Se è una sfida tra giochisti e risultatisti: "Senta, lei mi conosce: sono categorie ridicole. Ognuno vede il calcio alla sua maniera, mettendo in campo la squadra a seconda dei giocatori che ha. Si studiano le avversarie, i punti deboli e quelli di forza e si lavora. Il Milan ha uno stile di gioco omogeno, che Pioli ha costruito con grande abilità. Leao, poi, nell’uno contro uno è imprendibile e ho visto che ora rincorre anche l’avversario: è segno di maturità".

Sul Milan che ha fatto più gol su azione della Roma: "No, il Milan in mediana ha gente come Tonali e Bennacer che possiedono tecnica, qualità e anche qualche gol nei piedi. Ora che si gioca tanto sugli esterni, se vuoi innescare bene gente come Theo Hernandez, devi avere visione di gioco. Peccato per Maignan: mancherà un portiere di livello".

Capello sulla Roma: "Fa meno pressing alto. È più attenta e si affida a una difesa solida, ma se giocano i “Fab Four” e non coprono, il centrocampo fatica. Io lo so, visto che provavo a far giocare insieme Totti, Montella e Batistuta, così come Suker, Mijatovic e Raul, ma spesso i centrocampisti avevano la lingua fuori, mentre nel Milan c’è Giroud che si sacrifica parecchio".

Sulla Roma forte sui calci piazzati: "La cosa importante è avere chi sa battere i calci piazzati, e i giallorossi hanno Pellegrini e Dybala. Non tirano fiocchi di neve, ma palle belle tese dove i difensori, bravi in acrobazia, possono intervenire".

Sull'appannamento di Abraham: "Momenti. Forse gioca un po’ lontano dalla porta, ma nei contropiede lui, Zaniolo e Dybala possono essere micidiali. Altro che “tiqui-taca”. Ha visto la Spagna? Faceva il 75% di possesso palla e non tirava mai in porta. Funziona se hai Messi o chi salta sempre l’uomo, altrimenti non vai da nessuna parte. Come fanno ora Guardiola e Ancelotti, il Mondiale ha insegnato che oltre al possesso serve la verticalità. Le cito una bella frase che non è mia, ma di Zeman: “La palla si passa, non si presta”. Ecco, bisognerebbe ricordarlo".

Capello sulla Roma che gioca meglio in trasferta: "Perché non deve fare la partita e tenere l’atteggiamento tattico che le è più adatto. Mi fanno ridere quelli che dicono: “Noi giochiamo allo stesso modo in casa e fuori”. Non è vero".

Su Leao e Dybala: "Hanno qualcosa in più rispetto agli altri, perché partite del genere si decidono con colpi geniali. Ha visto la finale Mondiale? A un certo punto alcuni campioni decidono di cominciare a giocare e può cambiare tutto".

Se è più facile che il Milan vinca lo scudetto o che la Roma vada in Champions: "Bella domanda: è difficile per tutte e due, perché il Napoli ha punti pesanti di vantaggio e la Roma quattro squadre davanti più attrezzate, ma poi da febbraio tornano le coppe e può cambiare tutto. L’Inter, ad esempio, ora mi pare molto forte e la Juve si sta ritrovando, anche se pure lei a volte la palla la presta...".

Capello su come ha costruito il suo Milan e la sua Roma: "Ho ereditato un Milan che si diceva fosse finito, che i giocatori non avessero voglia di allenarsi, che bisognava cambiarne tre o quattro. Invece erano ancora campioni. Bastò usare alcuni nuovi accorgimenti tattici, stimolarne l’orgoglio e abbiamo vinto tutto. A Roma, invece, con Franco Baldini abbiamo scelto volti nuovi, sbagliandone pochi e nel giro di due anni abbiamo costruito una squadra da scudetto. Tutto questo, ovviamente, grazie anche a presidenti come Berlusconi e Sensi. Ma tutto questo è passato. Ora penso a godermi quella che sarà una bella sfida". Ecco come e dove vedere Milan-Roma in tv e in diretta streaming.

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