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Ambrosini: “Istanbul 2005? Scritto che dovesse finire così …”

Daniele Triolo

Massimo Ambrosini ha parlato ai microfoni del sito ufficiale rossonero della sconfitta di Istanbul ed introdotto la sfida Liverpool Legends-Milan Glorie

Massimo Ambrosini, ex giocatore del Milan, ha introdotto la sfida di sabato 23 marzo, ore 16:00, tra Liverpool Legends e Milan Glorie, che sarà in diretta su DAZN (CLICCA QUI PER PROVARE IL SERVIZIO, GRATIS, PER UN MESE), tornando con la memoria alla finale di Istanbul 2005, quella persa ai rigori contro i 'Reds', che lui non giocò perché infortunato dopo aver condotto il Milan al grande appuntamento con il suo gol di testa nella semifinale di ritorno contro il PSV Eindhoven. Queste le dichiarazioni di Ambrosini al sito ufficiale del club rossonero, 'acmilan.com':

Sul giocare ad 'Anfield' ed affrontare le leggende del Liverpool: "Credo che Anfield sia uno degli stadi più belli del mondo. L'aria che si respira è unica, si percepisce la tradizione del club e l'impatto visivo degli spalti con il loro pubblico appassionato crea un'atmosfera incredibile. Sarà bellissimo poter tornare a rivivere certe emozioni in una delle città inglesi ed europee che più vive di calcio. Sarà molto stimolante affrontare alcuni dei giocatori che hanno fatto la storia del Liverpool e del calcio mondiale come Robbie Fowler, Patrik Berger, Steve McManaman. Non sarà facile ma noi ce la metteremo tutta per onorare al meglio le bellissime sfide che abbiamo disputato in passato".

Su quanto è stato difficile non giocare ad Istanbul nel 2005: "Ci siamo qualificati alla Finale con un mio gol negli ultimi minuti contro il PSV, quindi volevo dare il mio contributo anche contro il Liverpool ma purtroppo prima del match sono incappato in un infortunio. Lo dico spesso: la partita che vorrei poter disputare nella mia carriera è proprio la Finale di Istanbul. È stato difficile non poter aiutare i compagni anche se la squadra, nonostante la sconfitta, giocò davvero bene: non solo nel primo tempo quando stavamo vincendo 3-0, ma anche nel secondo e ai supplementari avevamo avuto tante occasioni per vincere prima dei rigori. È difficile dare una motivazione riguardante quei tre gol presi in pochi minuti: sicuramente c’è stata anche un pizzico di sfortuna, mi viene in mente il tiro di Andriy Shevchenko da due passi al 120' con un miracolo di Jerzy Dudek. Forse era già scritto che doveva finire così".

Sulla vendetta nella finale di Atene 2007 e sul significato di quella vittoria: "Sono convinto che niente avviene per caso, me l'ha insegnato la vita. Il caso ha voluto che dopo due anni incontrassimo ancora la stessa squadra: è successo e abbiamo vinto. Ho provato una sensazione particolare: il destino ha bussato di nuovo alla nostra porta per restituirci ciò che in maniera spietata ci aveva tolto. Quella coppa la volevamo a tutti i costi: era il nostro speciale risarcimento per quell'incredibile beffa patita nel 2005. Forse giocammo addirittura peggio rispetto alla Finale di Istanbul, ma fu la vittoria di un grande gruppo di uomini prima ancora che di calciatori. Il Dio del Calcio ci ha ridato quello che ci aveva tolto nel 2005...". Nel frattempo, uno dei senatori del Milan è vicino all'addio al club rossonero: continua a leggere >>>

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