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26 dicembre 1989: van Basten vince il Pallone d’oro. Podio tutto rossonero

Fabio Barera

Il 26 dicembre 1989 Marco van Basten, al tempo giocatore del Milan, vince il suo secondo Pallone d'Oro, in un podio tutto rossonero

Il 26 dicembre è una di quelle date che restano impresse nelle menti dei tifosi rossoneri, che non possono dimenticare quanto successo 33 anni fa. Nel giorno di Santo Stefano del 1989, infatti, Marco van Basten andava a vincere il suo secondo Pallone d'Oro della carriera. E lo faceva portandosi in testa ad un podio tutto rossonero, in una classifica che vedeva altri giocatori del Diavolo piazzatisi bene.

L'anno precedente Marco van Basten aveva conquistato il suo primo Pallone d'Oro, anche in quel caso davanti ad altri due rossoneri, andando a comporre un podio con i tre olandesi del Milan. Dietro al Cigno di Utrecht si piazzarono rispettivamente secondo e terzo Ruud Gullit e Frank Rijkaard.

In quel 1989, per il secondo anno consecutivo il podio è tutto rossonero, con van Basten vittorioso davanti all'italiano Franco Baresi e al connazionale Frank Rijkaard. L'olandese conquista il secondo Pallone d'Oro con 119 punti, superando gli 80 del secondo e i 43 del terzo.

Milan, 33 anni dal secondo Pallone d'Oro di Marco van Basten

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Ai piedi del podio il teutonico dell'Inter Lothar Matthaus e poi Peter Shilton del Derby County, Dragan Stojkovic della Stella Rossa e un altro rappresentate del Milan, Ruud Gullit. A completare la top ten Gheorghe Hagi della Steaua Bucarest e Jurgen Klinsmann dell'Inter. Menzione d'onore anche per Paolo Maldini, che termina ventitreesimo con un solo punto.

Ma a cosa è dovuto questo dominio rossonero? Bisogna ricordare che nel corso di quell'anno il Milan si era portato a casa trofei in serie, a partire dalla Supercoppa Italiana, passando poi per la Coppa dei Campioni e terminando con Supercoppa UEFA e Coppa Intercontinentale. Una squadra difficilmente superabile, che poteva contare su una rosa altamente competitiva e piena di fuoriclasse, in cui van Basten si era distinto particolarmente per il suo apporto in fase realizzativa.

Il Cigno di Utrecht aveva infatti messo il sigillo sulla Supercoppa Italiana contro la Sampdoria, segnando un rigore al 90' che ha chiuso definitivamente la partita. A questo si aggiunga la doppietta in finale di Coppa dei Campioni contro la Steaua Bucarest e il gol nell'andata della Supercoppa UEFA con il Barcellona.

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