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ESCLUSIVA PM – La Scala: “Yonghong Li non ha spiegato il suo progetto: serve visione”

Luca Fazzini

Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva il vice-Presidente dei Piccoli Azionisti del Milan, Giuseppe La Scala, per parlare di Yonghong Li e della società
01:13 min

Giorni, settimane di dubbi per il Milan, su cui sono tornate forti le voci in merito al futuro societario, con un divenire sempre più incerto: entro questa sera, infatti, il CdA rossonero ha chiesto al Presidente, Yonghong Li, una parte (10 milioni) dell'aumento di capitale (37 milioni) previsto entro giugno. Nella giornata di ieri, l'amministratore delegato Marco Fassone ha anche inviato una lettera agli azionisti. Per questo, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva il vice-Presidente dell'Associazione Piccoli Azionisti, Giuseppe La Scala.

Buongiorno avvocato. Ieri Fassone ha mandato una lettera a tutti gli azionisti, compresi voi: come avete colto la richiesta dell'aumento di capitale?

"L'abbiamo accolta bene, il richiamo per noi costa poche centinaia di euro, perchè possiamo limitarci ad una somma in proporzione alle nostre azioni, qui stiamo parlando di un'operazione milionaria. Fa piacere che la società, senza remore, chieda a tutti gli azionisti: ora bisogna giocarsi le proprie carte. E' inevitabile che se i soldi non ci sono, occorrerà trovare nuove soluzioni. Tra due mesi scopriremo la sorte del Milan e quella di Yonghong Li: siamo contenti che la società stia accelerando".

Che impressione vi fa Yonghong Li? C'è ancora fiducia nonostante le ombre che sono tornate prepotentemente su di lui negli ultimi giorni?

"Anche se ogni tanto lo ha fatto con qualche piccolo ritardo, sin qui ha sempre mantenuto i suoi impegni. Rimane un uomo che non ha spiegato bene il progetto che intende sviluppare sul medio-lungo periodo. Gli intenti sono senza dubbio di carattere economico-speculativo, mancano progetto e visione. Nemmeno Elliott ce l'ha, la mia speranza è che a condurre il Milan sia qualcuno con fiducia e visione".

Che effetto le fa leggere da alcune parti che il Milan sta 'raschiando il fondo del barile'?

"I movimenti vanno supportati dagli azionisti. Anche Fininvest operava in questo modo, facendo poi prestiti con banche italiane perché aveva i rapporti con quest'ultime. Molte squadre di calcio funzionano così, non hanno equilibrio finanziario, perdono e bruciano cassa. Il bilancio è andato meglio del previsto, adesso arriveremo a giugno e vedremo".

Chiudiamo con una battuta sul campo e su Gennaro Gattuso, dove finalmente si sorride: che effetto le fa?

"La squadra ha trovato il parafulmine, le vicende societarie per fortuna impattano poco, c'è un allenatore che è bravo a tenerle lontane. La società non dà riflesso delle difficoltà sui giocatori, stiamo andando come nessuno sperava, addirittura meglio. La vera intuizione è stata trovare Gattuso".

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