archivio2016

P. BERLUSCONI a MC: “Ecco cosa devono garantire i nuovi possibili soci”

Lorenzo Romagna

In occasione dei 30 anni di presidenza di Silvio Berlusconi, Milan Channel ha intervistato il vice presidente rossonero Paolo Berlusconi

In occasione dei 30 anni di presidenza di Silvio Berlusconi (), Milan Channel ha intervistato il vice presidente rossonero Paolo Berlusconi, nonché fratello di Silvio: "Il Milan è come quando adotti un bambino: lo ami prima di vederlo, poi diventi un tutt'uno con lui. La storia del Milan viene da lontano, ma oggi è collegata a Berlusconi. Ad esempio, se parli di Milan all'estero, tutti lo collegano alla famiglia Berlusconi. Il girone di ritorno? Bisogna prendere atto che abbiamo giocato spesso senza giocatori importanti, che erano indisponibili, poi sono subentrate le sfortune e alcune performance non buonissime. Però il nostro allenatore è un signor allenatore, quindi dobbiamo lasciargli il tempo, che lui sta maturando. Adesso c'è il Napoli. Forse in questo momento non ci voleva nonostante stiamo attraversando un buon periodo. Il Milan comunque è fiducioso di essere in buone mani: questo dà fiducia a Silvio, che sta colloquiando bene con l'allenatore".

Si passa, quindi, al progetto rossonero di trovare nuovi soci: "La prima regola deve essere quella di seguire il fair play finanziario. L'impero di mio fratello è basato soprattutto sulla televisione. Ed è ovvio che la crisi danneggi anche il Milan. Tanto che questo avrebbe potuto portare Silvio a cedere il Milan senza interessarsi troppo del futuro del club, invece no: lui vuole far tornare il Milan ai livelli che gli competono. I partner che sta cercando devono portare nuovi capitali, ma devono anche puntare a far crescere il Milan: il mercato della Cina è la soluzione ideale. Ci sono diverse soluzioni che possono consentire al Milan di investire molti soldi. Ma non voglio entrare nei dettagli".

Si chiude, infine, con una battuta sui trent'anni della presidenza Berlusconi nella società rossonera: "Ringrazierò Silvio. Questo evento cade proprio in mezzo ad alcune date che hanno segnato la nostra famiglia: a febbraio ci hanno lasciato nostro padre, nostra madre e nostra sorella. L'evento ci farà ricordare anche loro. Anche perché, senza loro, non ci sarebbe stato Silvio e il Milan non avrebbe vinto tutto quello che ha vinto".