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Milan, buona la prima! Montella ci mette del suo

Stefano Bressi

Il Milan ha battuto il Bordeaux per 2-1 e si sono visti i primi segni del nuovo allenatore. Tanto possesso palla e molta attenzione, nonostante la condizone

La storia è circolare, si legge oggi sulla "Gazzetta dello Sport". Circa due mesi fa Vincenzo Montella era l'allenatore della Sampdoria, Suso giocava nel Genoa e i due si scontravano nel derby. Quel march è finito 3-0 per il Grifone, con doppietta dello spagnolo. Suso aveva fatto un gol molto bello, di sinistro a giro sul palo lontano. Ieri, con Montella sulla panchina rossonera e Suso con il numero 8 del Milan, l'Aeroplanino si è reso conto che insieme è decisamente meglio: il Milan vince 2-1 contro il Bordeaux e le due reti sono state siglate da Suso. Uno dei gol è praticamente la fotocopia della rete nel derby di Genova: tiro a giro, di sinisto, sul palo lontano. Per il resto c'è da segnalare una grande parata di Gabriel sul 2-1 e la sensazione che qualcosa di Montella ci sia già in questa squadra.

La partita non è stata spiacevole, considerando che si è giocato il 16 luglio. Più che altro per i milanisti richiama brutti ricordi, visto che l'ultima volta che le due squadre si sono affrontate è stato in Coppa UEFA nel 1996 e i Girondini hanno vinto per 3-0 eliminando il Diavolo. Quel Milan, nonostante tutto, aveva in rosa gente come Franco Baresi, Paolo Maldini, Marcel Desailly, Roberto Baggio e George Weah. Ieri di sicuro gli undici in campo erano di un altro livello... Ma il Milan si accontenta e riparte dalle piccole cose. Ieri la squadra non ha dato la sensazione fosse una prima uscita assoluta ed è piaciuta abbastanza. Montella ha sorpreso tutti e, invece del 4-3-3, ha giocato con un 4-2-3-1. A centrocampo Andrea Bertolacci ha fatto da playmaker. Giacomo Bonaventura, da mezzala si è spostato al centro della trequarti; in attacco, in un ruolo non suo (e si è visto), M'Baye Niang. La sensazione è che i rossoneri cercassero sempre di giocare la palla: Gianluigi Donnarumma non ha mai lanciato lungo, Bertolacci scalava tra i due centrali per avviare l'azione, Ignazio Abate, come sempre, spinge molto. Qualcuno, durante il match, ha urlato "dai, veloce". Sì, un attimo: le gambe sono decisamente affaticate e la velocità non la si può chiedere il 16 luglio, non c'è neanche quella di pensiero. Però se la voglia è questa, bene. All'inizio non succede nulla, poi il Milan infiamma la partita: Al 28' Andrea Poli recupera palla e serve Suso che mette a sedere due avversari e insacca; al 37' Bonaventura si divora un gol, dopo l'ottima sponda di Niang; un minuto più tardi è Bonaventura a fare da assist-man per Suso che con un gran sinistro fa 2-0.

Nel secondo tempo, come sempre in queste occasioni, entrano tanti ragazzi per il Milan, mentre per il Bordeaux a un certo punto rientrano addirittura quelli che erano appena usciti. I francesi fanno 2-1 con Malcom, un ragazzino del 1997, che sfiora anche il 2-2, se non fosse per la prodezza di Gabriel. Nel complesso, comunque, l'inizio non è dispiaciuto. Qualche Primavera è entrato bene e anche Luiz Adriano ha mostrato lo spirito giusto: è andato a un passo dal gol in contropiede e ha servito un pallone d'oro a Josè Mauri. Niang è parso, invece, un po' spaesato. Della sua partita si ricorderà solo il calcio a gioco fermo a Milan Gajic. Nel post, però, ha parlato da ragazzo maturo. Se quelle parole si dimostreranno veritiere, il calcio sarà presto dimenticato. Resterà, invece, l'omaggio di Agen alle vittime dell'attentato di Nizza. Un minuto di applausi e qualche lacrima.

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