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Berlusconi e Galliani salutano il Milan con una vittoria

Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, GETTY  Images

Domenica pomeriggio, contro il Palermo, è stata l’ultima gara sotto la presidenza Berlusconi. Galliani saluta con sofferenza e nostalgia dopo oltre 30 anni

Redazione

di Ruggiero Daluiso

Domenica 9 aprile 2017. Sicuramente una data che resterà nella storia come l’ultima partita sotto la presidenza di Silvio Berlusconi alla guida del Milan. A San Siro contro il Palermo si è scritta una nuova pagina dell’era berlusconiana, con una vittoria i rossoneri hanno tributato come si deve l’epoca del loro numero uno che, in questi 31 anni, ha portato in bacheca ben 29 trofei.

“Bel giuoco” e vittoria convincente per i rossoneri, che contro il Palermo hanno giocato una grande partita, dimostrando di avere sempre in pugno la gara che poteva terminare anche un risultato più rotondo rispetto al 4-0 finale. Suso e Deulofeu sugli scudi, in grado di andare a segno ed essere decisivi nella maniera in cui neanche il più ottimista dei tifosi si potesse aspettare. Continua a segnare anche Bacca oltre che a Pasalic, il quale però per una sciagurata ammonizione, dovrà saltare il derby di sabato.

Nei prossimi giorni ci sarà quindi il tanto sospirato closing, nelle specifico giovedì 13 aprile e la nuova proprietà cinese rileverà il 99,3% delle quote societarie che, dal 1986, sono nelle mani di Fininvest. Mancano solo le ultime formalità e, cosa non da poco, il versamento degli ultimi 320 milioni di euro dalle casse della Rossoneri Lux a quelle di Berlusconi. Ma ora si può quasi dire che sia fatta. E a salutare il Milan non sarà soltanto il Presidente, ma anche Adriano Galliani, il vicario di una vita. Spesso contestato da una buona parte dei tifosi (come l’ultimo acquisto oneroso di Sosa), l’ad rossonero era stato vicino alle dimissioni già tre anni fa, quando Silvio Berlusconi inserì sua figlia Barbara nel CdA del club di Via Aldo Rossi e tra i due i rapporti all’epoca erano a dir poco pessimi. Nei giorni seguenti le dimissioni furono ritirate dallo stesso Galliani, convinto dal Presidente a rimanere ancora al Milan. Galliani ha vinto gli stessi trofei di Berlusconi perché nel lontano 1986, quando il patron rossonero rilevò il club in un’aula di un tribunale, c’era già anche l’attuale ad. Il suo braccio destro, perché il Milan resterà indissolubilmente legato a vita a loro due. E i tifosi rossoneri lo sanno.

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