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LIVE PM – Milan-Cagliari, la conferenza stampa di Gattuso

Luca Fazzini

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Termina qui la conferenza stampa di Gattuso. 

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Su Caldara: "Sta lavorando, dobbiamo finire il percorso che abbiamo cominciato. Sta lavorando con grandissima voglia, ma deve sentirsela quando è pronto a tornare con noi. Non è ancora ai livelli di Biglia, ma sta meglio". 

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Su Paquetà e la news del Flamengo: "Ci ha parlato ieri Maldini. E' una tragedia pazzesca, condoglianze al Flamengo e alle loro famiglie. Vicinanza anche ad Emiliano Sala e Manuel Bortuzzo, per il mondo dello sport è stata una settimana complicata. Manuel è un esempio per i giovani, ho sentito le sue parole ieri". 

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Sul Milan ideale: "Non so, non so nemmeno quale sia la squadra ideale. Possiamo provare a fare qualcosa di diverso, Laxalt e Conti hanno sempre giocato da quinti di centrocampo. Ci stiamo ragionando, non è detto che giocheremo sempre nello stesso modo". 

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Su questi ultimi venti giorni: "Bisogna sacrificarsi. Il merito è quando si gioca sui 20-25 metri. A qualcuno non piace nemmeno, magari ha solo caratteristiche offensive. Il segreto è saper soffrire tutti insieme". 

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Su Zapata: "Contratto? Non so niente di nuovo. Tornerà tra 15-20 giorni". 

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Su Cutrone: "Si mette a disposizione mia e del mio staff. Si ferma due volte a settimana per lavorare a livello personale. Ha il fuoco dentro, mentalmente è cresciuto tantissimo. Il gruppo gli vuole bene, non pensa solo a se stesso, ragiona da giocatore vero. Gli brucia non giocare, è normale, ma si allena sempre con grande voglia. Due punte? Difficile ora cambiare qualcosa, ma ci proviamo sempre. Adesso continuiamo su questa strada". 

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Sui giocatori: "Mi hanno dato tanto. Hanno l'umiltà di sacrificarsi, anche se a volte non se la sentono. La squadra ha reagito così perchè credono fortemente in me, dobbiamo ringraziarli. Abate è un esempio, è merito suo se ha giocato così. Se c'è passione, si può sempre migliorare". 

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Su Biglia: "E' fermo da tre mesi. Si sta allenando con noi, ma non è al massimo. Vedremo se cambiare qualcosa, è la condizione dei giocatori che ci fa riflettere". 

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Su Calhanoglu: "Non butto in mare un mio giocatore. Calhanoglu sa che può fare molto di più, ci ha abituato a prestazioni decisamente diverse. Ci aspettiamo molto di più a livello tecnico. Ho letto che la squadra si è ribellata perchè Calhanoglu gioca sempre: non mi risulta, le scelte le faccio io. Lo stesso vale per Conti: Andrea sta recuperando, quando ha giocato ha fatto molto molto bene. Se non scende in campo è per una mia scelta, ma rimane un grandissimo giocatore, importante. Spero di dargli più minutaggio possibile". 

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Sulla lotta Champions: "Dovremo essere bravi a stare attaccati al quarto posto. Non dobbiamo perdere le energie per giocarci tutto nelle ultime partite". 

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Sul Gattuso allenatore: "Stipendi degli altri allenatori? Sono contento del mio guadagno e della fiducia della società. Il calcio è bestiale, ci si mette un attimo ad andare dalle stelle alle stalle. Devo volare basso e lavorare, sono giovane. Non dobbiamo parlare di cifre: quello che guadagno in questo momento, forse, è già troppo, anche se ringrazio Scaroni e apprezzo le sue parole". 

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Se è un Milan adulto: "Lo dirà il nostro percorso. Dobbiamo dimostrarlo gara dopo gara. Donnarumma? Se ne sta parlando tanto, non bisogna cancellare quanto di buono ha fatto Alfredo Magni. Ha cambiato metodologia di lavoro, adesso ci sono Valerio (Fiori, ndr) e Reina. Pepe è un professionista esemplare, poteva scombussolarlo a livello mentale, invece l'ha aiutato e lo aiuta quotidianamente. Vedo un portiere sicuro, che ha grande fiducia dei suoi mezzi". 

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Sulla squadra: "Voglio vedere un Milan che non soffra gli avversari. A Roma ci stava anche la sconfitta, erano una squadra in salute, se togliamo il ko di Firenze. Abbiamo sbagliato sempre l'ultimo passaggio, ma stavamo bene in campo. Metterei una firma per vincere tutte le partite 1-0". 

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Sul lavoro in attacco: "E' questione di caratteristiche, dobbiamo giocare meglio tecnicamente, riempiendo di più l'area. Spesso c'è pigrizia, ma ho sentito le parole di Suso. Sì, mi ha detto che faceva il terzino, ma ci vogliono voglia e sacrificio". 

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Sul fattore San Siro: "Dovremo essere bravi noi. Sì, con 50.000 tifosi, lo stadio spinge, ma dobbiamo essere bravi noi ad esprimere un buon calcio e metterci voglia. Sembra una partita facile, ma in Serie A non ce ne sono. Dobbiamo trasformare il nostro stadio in una bolgia con il nostro senso d'appartenenza". 

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Si inizia: "Settimana tranquilla? I giocatori avevano bisogno di riposarsi e recuperare. Spesso è più importante il riposo che lavorare. Giocare in Coppa Italia e in Supercoppa ci ha aiutato, dandoci dei benefici. Domani sarà una partita difficile, anche per i risultati arrivati in questi due giorni. Ci giochiamo tantissimo". 

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Alle 12.30 il via della conferenza stampa.

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